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Letteratura Poeti Famosi



UN’ULTIMA LACRIMA S’ACCENDE

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La vita è questo silenzio –

Nero corvino

dove affondano

i passi di chi conosce l’Amore.

 

Amaro sorge il sorriso

per le verità

celate nei ghiacci

delle imperturbabili comete.

 

Anche il mio libero vascello

si è arenato,

a lungo esposto

alla furia delle nere meteore.

 

Che dire, Amore mio!

 

Sono rimasto al timone

in attesa

che ti unissi a me,

nelle calde brezze del cielo.

 

Misera, la povera chiglia

ora pende

in un groviglio

di freddi coralli bruciati.

 

Si innalzano barriere

dagli spazi bui,

scompaginando

le ultime bianche correnti.

 

Passano le stagioni

sui cristalli

di questa nave

che è sacra reliquia di Noi.

 

Quanti istanti eterni –

Nessuno

 potrà mai smentire

né intendere la Storia dell’Amore.

 

Attimi fissati per sempre,

nel dolce sorriso

o nel confuso pianto

che segue ogni apprensione.

 

*

 

Ho sentito il tuo respiro –

dolce brezza

nell’aria greve

che seguiva i miei passi.

 

Un brivido appassionato

percorreva

i fianchi della nave,

dov’era adagiato il mio cuore.

 

Le verdi fogli dei viali

si svagavano,

spettatrici folli

di un ansioso andirivieni.

 

Le parole affollavano

la solitudine

che mi soffoca,

nella ressa dei pensieri.

 

Perdonami, perdona il viandante

che ha sognato

di tenerti per mano,

in questo furioso non-tempo.

 

Quanti anni trascorsi

a mostrarti

la mia anima,

dopo aver visto la tua in sogno.

 

La notte e il giorno corrono

sui rami intrecciati

dove si leva

il fumo delle mie ceneri.

 

Vedo un luccichio lontano –

Tu ed io sull’arenile,

nel rosso tramonto

che si dischiude alla luna.

 

Freddi brezze ormai fuse

all’acre salsedine –

Vorrei stringerti

nel sogno di un lieto fine.

 

*

 

Come petali vermigli

le tue labbra

si uniscono alle mie

nel fondersi delle circonferenze.

 

Pochi sanno ciò che conosco –

Tu sei il Tutto,

l’altra metà del cielo

che si oscura senza il tuo sole.

 

Ricordami, ricorda che T’ho amata

da sempre,

per la perfezione fusa

nelle segrete stanze del tuo essere.

 

Ed ora mi resta nella mente

solo la visione

dell’atroce solitudine,

già pronta a bruciare ogni speranza.

 

Il mio sorriso si spegne

sul viso di Pierrot,

mentre le nubi s’addensano

sugli uccelli che precipitano al suolo.

 

Ali spezzate in un mare di piume

che copre il solco

in cui ancora una volta

trovo il precipizio senza appigli.

 

Ti ho perduta, ti ho perduta davvero,

in questa crudele vita

colma delle lacrime

che anneriscono i futuri orizzonti.

 

Mai Ti ho mentito –

I miei Ti amo

ancora sorgono

dalle sorgenti del mio essere.

 

Credimi! Ti fissai nell’attimo

E m’innamorai,

guardando

nel tuo specchio che è la mia anima.

 

*

 

La terra inevitabilmente è franata –

Non dimenticarmi mai,

non dimenticare

il poeta che cantò il tuo divino candore.

 

Scusami ora, scusa la stanchezza –

Ritorno al mio Altrove,

nel mondo dove

ancora e sempre Ti aspetterò.

 

Domani avrai già dimenticato –

Le mie parole

saranno sterili segni

che macchiano fogli bianchi.

 

Un’ultima lacrima s’accende

e cade sul foglio

aprendosi in un nero lago,

laddove corro sfinito per annegare.

 

 30.07.2018 Ciro Sorrentino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

This entry was posted on lunedì, luglio 30th, 2018 at 22:11 and is filed under Poesie Amicizia, Poesie D'Amore, Poesie D'Autore, poesie personali, Poesie sui Sogni, Poesie sul Mare, Poesie sul Silenzio, Poesie sulla Vita, Poesie Tristi, Poesie Varie, Storie e Fiabe. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

1 Commenti

  1. Stefania Martinelli Scrive:

    Caro Ciro, perdona il mio appunto, ma tanta tristezza può farti veramente del male.

    Stefania Martinelli

    ... on July luglio 30th, 2018

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