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Letteratura Poeti Famosi



Delirio.

Delirio.

Eppur mi trovai in tal
prato in un dì qualsiasi
ramengo senza meta e senza
pensieri, solo io e tal cuore
che parea moribondo
come suo solito, battea
quando piano poi forte forte.

Signori miei che dire
paura tanta e poca decisione
nel reagire, volli fuggire
all’ impazzata che sfinimento
e allora sì che dissi
fra me e me son morto.

Ma il destino volle e senza
compenso aiutarmi
mi apparve una fanciulla,
bella come una dea dai
lunghi capelli biondi
e dalla pelle bianca e bella
in ogni dove, si avvicinò
e con lieve tono mormorò
codeste parole:- Tranquillo
tu sei qui in terra sacra
nulla può ferirti sei nell’Eden
qui nulla turba e il dolore
non esiste e nessuno costringe
nel fare ciò che non si vuole
unico tuo compito è quello
di essere felice e spensierato.

Ma mia signora io mai imparai
a farlo e son confuso poiché
di tristezza vissi sin’ora
è cosa nuova per me essere
diverso e gaudente, ti prego
aiuta tu questo misero mortale
e prendi pure la mia vita
e il sol dono che possa farti.

E la signora con mesto
fare andò via col capo
chino e tanto afflitta,
ordunque ho perso ciò
che mai ho posseduto la
felicità e forse anche 
l’agognata eternità.

Ora giro con fare da matto e
un sorriso di chi oltre
al danno ha subito la beffa,
si la beffa di risvegliarmi 
da un sogno assurdo, 
nelle mie tasche trovai una
ciocca bionda e un fiore rosso.

Raffaele Feola.

This entry was posted on domenica, marzo 31st, 2024 at 19:38 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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