Che sara’ di noi.
Che sara’ di noi.
Che sara’ di noi nel mentre
la vita sfugge silenziosa
mille voci, mille sussurri,
quante lacrime e quante
speranze nel voler giungere
nella introvabile e misteriosa
eternita’, ma esite davvero?
Voi miei cari e falsi amici
siete ladri di esistenze,
siete scomposti nel mostrare
amore, siete folli e perversi,
latenti e dolosi nei vostri
abbracci, rinuncio alla vita per
voi insulsi amanti dell’effimero.
Il cielo e’ ricoperto di infiniti storni di volatili in veste regale voleranno sul mio cielo costellandolo di gioie
e un gran numero di delizie,
che dire perdero’ il senno
ma che importa io non posso perdonare l’imperdonabile.
Addio irreale esistenza ricca
di tutto e niente, di fede e non,
io vorrei celebrare l’esecrabile
destino tanto contraffatto quanto
famelico, ma forse e’ una dolce
bugia per alleviare la morte
del cuore e la fuga dell’anima.
Raffaele Feola.