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Letteratura Poeti Famosi



Le stagioni

 

Chi è dunque il poeta?

Secondo me

è colui che cerca di

descrivere cose che

ci sono, ma non si

vedono, insomma

sono come gli angeli,

esistono, Dio volendo,

ma sono invisibili.

 

Il poeta è una persona

triste, ma diventa allegra

quando riesce a scrivere

qualcosa che gli altri

capiscono, loro vorrebbero

lasciare alla storia i loro

pensieri, le loro visioni,

le loro follie, il loro modo

di vivere e come descrivono 

le quattro stagioni.

 

A me, poeta mancato,

ad esempio le stagioni

sono tutte discutibili.

L’inverno fa venire

i reumatismi, ho sempre

freddo ed uso mille rimedi

per sopravvivere al freddo.

I miei piedi  sono sempre

ghiacciati ed indosso quattro paia

di calze della nonna, buonanima,

acqua, neve, vento, no,

decisamente l’inverno è duro.

 

La primavera è già più

accettabile, le rondini,

i fiori…insomma il

risveglio della natura

con i suoi mille colori.

Ma santo Iddio che centra

l’allergia? Il sudore perfido

che si annida sotto gli abiti

mentre il fresco si ripercuote

lungo la schiena, quindi altri

rimedi,altre cure per i

raffreddori di stagione.

 

Finalmente l’estate, il mare,

le spiagge con i coloratissimi

ombrelloni, le serate trascorse

fuori dai bar e sui loro dondoli,

a ingurgitare freschi intrugli

con gli amici accompagnati

da lunghe e scontate chiacchiere.

Ma che c’entrano

le zanzare, le mosche,i moscerini,

e quei fiumi di sudore inarrestabili che

ti investono come piogge acidule

copiose e snervanti.

 

Ecco l’autunno,

forse è il periodo

più bello dell’anno,

i figli tornano a

scuola ( meno male)

poi non fa ne freddo ne caldo,

ma la cosa più

bella è che si vendemmia,

amici, vino, vino, vino,

con esso potremo

finalmente dimenticare

i disagi delle altre stagioni.

 

This entry was posted on giovedì, ottobre 17th, 2013 at 11:05 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

1 Commenti

  1. Ciro Sorrentino Scrive:

    Grandiosa raffigurazione di un disagio che accompagna l’esistenza.
    Questa volta la sofferenza, o perlomeno l’insoddisfazione dell’essere, non è provocata dalla società e dalle sue chimere, ma dalla natura stessa, che forse impietosita, concede quella pausa di sobrietà e dolce oblio con l’autunno.
    A presto, fratello,
    Ciro Sorrentino

    ... on July ottobre 30th, 2013

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