Che ossessione.
Che ossessione.
Che fosse tal magia
un auspicio alla conoscenza
e sconfiggere la fatalita’
ed erigere il gioco della vita
come bene supremo,
accettare il libero arbitrio
con liberta’ e fiducia,
e vivere nel non dire cio’
che penso e desidero,
ma solo e sempre tacere.
I miseri son silenziosi e vero,
non esprimono conforto
solo rincorrono strane illusioni,
e poi giungono tante lacrime
e il loro triste canto ferisce
e ossessiona gli infermi
dai moribondi cuori.
Il vortice del cercare mi
trascina in un’altra dimensione
e resto li fermo e impassibile
ad osservare le posizioni
spaziali di quello spettacolo
che solo l’universo puo’ concedere,
la sua infinita grandezza
e la speranza di trovare un
nuovo mondo opulento e gioioso
tutto per noi e per sempre amore mio.
Raffaele Feola.