Indolenza.
Indolenza.
Con l’indolenza e gli occhi rivolti altrove
e i battiti del mio cuore latitanti…amo,
amo ciò che amo, sono burbero e forse
arcigno ma amo, il cielo, le stelle, la luna.
Sono alla quasi totalità del cinismo più
abietto, ma amo te e sono esausto, ti ho
rincorsa senza sosta dalla mia lontana
gioventù e mi appare tutto così esilarante.
Par che sia un melodramma ma
non ho più tempo per cercarti, vorrei tessere l’ultima trama prima del grande, definitivo addio, ora sono torbido ma non disonesto.
Ho scritto una autobiografia familiare e sei anche tu fra i protagonisti, ebbi timore del tuo grande amore e fuggii seppur certo che avrei avuto tanti
rimpianti per te scopo della mia vita.
Ti scongiuro non essere crudele appena trovo il mio rifugio segreto io svanirò come neve al sole e nell’oscurità dell’oblio perpetuo, vorrei solo un tuo
abbraccio virtuale come perdono.
Raffaele Feola.