Indolenza.

Indolenza.

 

Con l’indolenza e gli occhi rivolti altrove
e i battiti del mio cuore latitanti…amo,
amo ciò che amo, sono burbero e forse
arcigno ma amo, il cielo, le stelle, la luna.

 

Sono alla quasi totalità del cinismo più
abietto, ma amo te e sono esausto, ti ho
rincorsa senza sosta dalla mia lontana
gioventù e mi appare tutto così esilarante.

 

Par che sia un melodramma ma 
 non ho più tempo per cercarti, vorrei tessere l’ultima trama prima del grande, definitivo addio, ora sono torbido ma  non disonesto.

 

Ho scritto una autobiografia familiare e  sei anche tu fra i protagonisti, ebbi timore del tuo grande amore e fuggii seppur certo che avrei avuto tanti
rimpianti per te scopo della mia vita.

 

Ti scongiuro non essere crudele appena trovo il mio rifugio segreto io svanirò come neve al sole e nell’oscurità dell’oblio perpetuo, vorrei solo un tuo
abbraccio virtuale come perdono.

 

Raffaele Feola.

 

This entry was posted on venerdì, giugno 14th, 2024 at 21:55 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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