NON HO ALTRO TEMPO dalla raccolta “A Sylvia Plath”
Non ho altro tempo
che restare
in penosa attesa
sopportando la distanza
con docile pazienza.
Così mi abbandono
al travaglio dei versi
che il tuo ritratto
fissano in eterno
nel prodigio di ghiaccio.
Finiranno le eclissi
come le onde
su una pietrosa riva
che scavano solchi
trafiggendo i pensieri.
Voglio riempire
gli abissi
con i canti
che di Te diranno
la Verità e l’Amore.
Si chiuderà il Cerchio
sulla fangosa Stasi
di terra e acqua
che il fiero sfarzo
delle gioventù travolse.
No, non rapirà l’Amore,
la signora Morte,
non falcerà
le nostre trasparenze
degli Universi immagini.
Saremo saggia follia,
sublime amore
per sempre inciso
da celeste scalpello
nella castità d’un bacio.
Immacolati boccioli
daranno respiro
alla chiarità dei cieli
dove puro il pianto
rifletterà divina la luce.
Si fonderanno
i nostri nomi
nel mite cinguettio
che sempre fuga
gli spettri della notte.
Aspettami, Amore,
e guida il mio dire
consacrato a Te
che del tuo cuore
mi rendesti unico erede.
24.07.2014 Ciro Sorrentino