Rabbia
Morboso lo sguardo d’amore
languido e lacerante nel suo
incontenibile torpore desta
cupezza gioia e il vorticoso
gioco del destino irrompe prepotente
sul mio percorso di vita che iroso
e aspro nevrotico ed incerto
strappa dai miei occhi lacrime
graffianti e dolorose, ed io col capo
chino proseguo consapevole che
il mio non è un declino ma la fine
di una violenza profanante e dolorosa
e la luce gioiosa del giorno sostituirà
il lungo e diabolico buio e il suo esoterico
oracolo altri non è che un lungo
interminabile sogno vissuto nella oscura
luce di un interminabile grigiore.
This entry was posted on sabato, luglio 13th, 2013 at 11:36 and is filed under Poesie D'Amore, Poesie D'Autore, Poesie Dark, poesie personali, Poesie sui Sogni, Poesie sulla Vita, Poesie Tristi. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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Ciro Sorrentino Scrive:
Credo che la chiave di lettura di questa sofferta poesia vada ricercata in quell’ “esoterico oracolo” del quale l’autore ha smascherato la finzione e l’artificio, riconducendolo alla sua matrice, lo squallore di una vita che si trascina come stravolta da un ridda di gesti e di scelte obbligate.
A presto,
Ciro Sorrentino
Feola Raffaele Scrive:
Si sig. Ciro vedo spesso la nostra vita pianificata, corredata di tanti giochi e virtuosismi e noi a secondo dell’umore scegliamo
quello che il destino ci mette a disposizione. qualcuno scrisse ” La coscienza altri non è che la coscienza di non aver coscienza ”
Un rispettoso saluto a colui che scrive cose che rimarranno sempre.
Distinti saluti maestro