IN QUESTA NOTTE DI LUCI DI FUOCO

Cercami, amore mio,

mi troverai ai confini del tempo

tra fontane zampillanti

laddove gli alberi

si specchiano

nelle luminose e placide acque

dei verdi laghi infiniti.

 

Ascolta le brezze

che trasvolano recandoti

l’oro dei miei grani

che aspettano le tue mani

per essere sparsi

e sfogliati come petali di papaveri

sui sentieri della nostra terra.

 

Ritrovami tra le verdi foglie

dei tuoi pensieri

che potranno immergersi

nelle acque di vergini cascate

liberandosi degli echi

stanchi e ridondanti

che agitano le rondini senza nido.

 

Raggiungimi alle Torri

del vermiglio altrove

sorto sulla rocca

verdeggiante e trasparente

dal nostro amore

che brucia intenso nel rogo

dei secolari rami.

 

Vieni offrirò la rosa dei venti

ai tuoi occhi disabitati

che cercano un fresco sorriso

il palpito che ti liberi

dalle profonde oscurità

dove hai nascosto la tua nave

con le vele ammainate.

 

Dimentica il vento

che ti ha lasciato

sulla scoscesa rupe

e avanza seguendo il canto

che intonerò per te

in questa notte di luci di fuoco

che scioglieranno la tua tristezza.

 

16.07.2013 Ciro Sorrentino



Momenti

Scie luminose aprono il cielo

scorazzando in ogni dove,

e mille frammenti di una interminabile cometa

 

colpiscono e lacerano la parte buia del mio cuore,

scoprendo recondite e  lontane speranze

 la mia anima testimone silenziosa

 

indugia e disapprova ma ella è parte della sofferenza,

e  muta e silenziosa si erge

a giudice di un evento che tetro e malinconico

 

devasta e opprime la mia esistenza,  profumi

e vaghi sortilegi confondono la mia vita

ricoprendo di inganni e  malinconia quello che

 

che era lo scopo della mia vita, ma il finire è

l’inizio di un seppur triste ricominciare,

 

nulla è  perduto se amor è ..amor  rimarrà..



LO SCONCERTO DEL VUOTO

Il silenzio della notte

scosse la mia anima

e le sue offuscanti luci

rinverdirono presto

le fluttuanti ombre

sul fiume di lacrime

in cui stingeva il ricordo

del mio perduto passato.

 

Le fredde acque

riaprirono la ferita

che ancora spandeva

gocce di vita

nel bosco senza usignolo

né fruscii di fronde

scosse dal volo gioioso di chi

ritorna al suo nido.

 

Fissai a lungo il cielo

cercando il mare

della rotonda luna

la corrente dove poter

nuotare con la mente

tra le onda d’ocra sognanti

fino a giungere

alla riva del lieto riposo.

 

Ma non fu così

e vagheggiai inutilmente

l’amore fuggito

che ancora oggi mi dona

lo sconcerto del vuoto

con sbuffi di un oscuro vento

sopraggiunto furioso

sulle sponde del mio cuore.

 

16.07.2013 Daniela Rossetti



Istanze e motivi poetici in “OCCHI SOGNANTI” di Ciro Sorrentino

OCCHI SOGNANTI

 

Sento la tenera pace

di questo rosso tramonto

che fa da specchio

alla purezza del ricordo

pieno di grano dorato

e d’ingenuità campestre.

 

Spuntano nel cielo

le prime stelle

quando la rotonda luna

si adorna di bianco

e sorride come i tuoi occhi

che la guardi al mio fianco.

 

Tu così dolce

ascolti stupita

la mia avvincente storia

e non scorgi

che è piena di notte

triste come un nero dipinto.

 

Svagata e sorridente

ascolti in silenzio

leggendo la mia vita

di oscura passione

come il racconto

di qualche vecchia fiaba.

 

Per un attimo mi perdo

nei tuoi occhi sognanti

come se fossero

miniature di laghi

che colorano il cuore

sciogliendo la mia penombra.

 

Con rara tenerezza

sfiori le rose

e baci la più bella

con l’innocenza dell’anima

che ancora ignora

il desiderio e l’inquietudine.

 

Ma un giorno

conoscerai la passione

e comprenderai il ritmo

di questo canto

e il tormento del poeta

che perse l’altra metà del cielo.

 

15.07.2013 Ciro Sorrentino

 

Questa lirica si pone come documento di nuda esperienza di vita, quasi una confessione di quelle forze misteriose, che muovono l’autore a cantare, sebbene con amarezza, l’inafferrabilità di un amore dolcissimo e puro, trasparente e vero, l’amore che resterà eterno per la donna che si identifica perfettamente con la sua idea di fata, regina di Fantàsia.  

 

Il poeta, in questi versi così sofferti, scopre se stesso usando un linguaggio prezioso e raffinato, un linguaggio che reca un messaggio di amore autentico, che va oltre la “carnalità” e la “lascivia”, l’ “immonda lussuria” che altri vanno descrivendo.

 

Non si tratta per Sorrentino di rappresentare la sensualità dell’amore fine a se stesso, quella brevità dell’istante che sa di piacere fatto di brutalità e rozzezza senza freni.

 

Il poeta delle fate, anzi della Fata (che finalmente ha trovato), sembra fornire ormai una risposta positivamente intellegibile alle domande – cosa è l’amore, chi amare, come amare -.

 

Ecco allora che per testimoniare la sovrumana essenza di questo amore, l’impareggiabile esclusività di questo sentimento, Sorrentino cura il valore e il potere simbolico della parola, il piglio espressionistico ed elegiaco di alcune metafore, la tensione ritmica del verso sempre e solo per testimoniare gli aspetti assoluti ed autentici di quello che è l’ AMORE e che alcuni confondono con la fisicità “sic et simpliciter”.  

   

15/07/2013 Dipartimento di Lettere e Filosofia, Prof. ATTILIO BELTRAMI



ALBA D’AMORE

Sfiora il mio corpo nudo

con la seta della tua pelle.

Ambra magica sensuale e impudica

sussurrami baci lenti

e dolenti sospiri.

Venere d’Oriente

stella bruna

indecifrabile mistero.

La tua bellezza,

fragrante aroma

della tua intelligenza .

Guidami sulle vette della tua femminilità, 

mete sublimi del tuo corpo e del tuo spirito.

Lascia ch’io spinga dentro di te il desiderio,

affinchè germini amore e gioia nell’anima.

Lascia ch’io ne esplori ogni anfratto,

di quell’anima fattasi carne e pelle

e divina essenza.

Fino a che luce non violenti la notte

e l’alba ci sorprenda in liturgico amplesso

ti amerò con parole, baci, risa e respiri,

e infine al sonno ti renderò,

che riempia di sogni quell’istante sospeso

infinito e magico,

nella luce pulita del mattino.

(V. Buonaiuto, 15.07.2013)

 



Ombre

Ombre

Nel buio della mia anima
scruto le ombre nascoste
e mai espresse
riposte nell’angolo
più remoto del mio cuore
non so se celarle ho vuotarne il contenuto.

Ma il timore della verità è grande
molte risposte purtroppo scivolano via
silenziose è solo un grande
amore può accompagnarmi
nell’interpretare le sensazioni,
le gioie,il dolore che accompagna
la nostra esile e breve esistenza.

Raffaele Feola Balsamo

Un fraterno abbraccio a Ciro Sorrentino è sempre nel mio cuore.