ECCOMI, …SILENZIO
Eccomi, silenzio,
torno al tuo vuoto,
il nero che gioisce
perché l’aurora è morta
nei miei giorni.
Ah, quanto tepore
nella luce del sole,
i raggi entravano
nei miei occhi
per giungere al cuore.
Ma tu, silenzio,
mi hai negato la gioia,
e non mi concedi
di essere sulla terra
che fa nascere le rose.
Ora guardo
questo rosso tramonto,
che presto smorza
ogni luce sui declivi
e sui sentieri da sogno.
Eccomi, silenzio,
tu non hai suoni
per il mio cuore,
eppure nella tua voce
custodirai il mio tormento.
21.07.2013 Stefany Martinelli
Il vecchio abito
Il vecchio abito sul vecchio manichino.
L’aria mite della sera le stelle ammiccanti
e complici dei miei ricordi scuotono il mio vecchio abito indossato da un manichino esanime.
Sul taschino ancora il bianco candore di
un fazzoletto per esprimere gagliarda e fiera l’immagine di un uomo pieno di un tracotante sapere.
Il collo della camicia lacero e corroso dal tempo declina il compito a lui affidatogli nel mostrare classe, non abbandono.
La giacca sgualcita sulla quale rimane ancora una vecchia e dignitosa appariscenza racchiude tanti vecchi e deliranti ricordi quasi commoventi.
Vaghi e preziosi oggetti dimenticati
da me e dal tempo che raccontano parti di una esistenza frivola ma cosciente, forse voluta chissà..
I pantaloni con le sue linee perfette e lusinghiere lasciano presagire movimenti studiati e tendenziosi per allinearsi con dolcezze sulle mie
scarpe bianche e nere i tacchi alti e fieri,
come il mio sguardo.
Il passo scodinzolante e sicuro asseconda il morboso assetto del mio corpo incurante del tempo e degli addii.
Ora che la gioventù ha esaurito il suo
compito, voglio indossarlo per l’ultima volta, per rivivere i vecchi sapori della mia imberbe vita e a nulla vale la mia accomodante rassegnazione.
Quel che resta di me non mi appartiene più, sono solo un sostegno per tener retto
quel vecchio abito come testimone
di vecchi sogni e vecchie speranze.
Raffaele Feola Balsamo.
E IL SOLE ANCORA RUOTA LENTO NEL CIELO…
Volteggio nel mio vuoto,
la terra è spoglia,
e tra grigie nuvole
si è oscurato il sentiero…
…Alberi sfogliati,
terra rossa assetata,
carcasse in mezzo alla strada,
persone disorientate.
Il sole è grandioso,
chiediamo misericordia,
afferrando l’ultima speranza:
“Che Dio doni e generi pioggia!”
Le nuvole hanno ascoltato…
La terra è risorta,
gli alberi che sembravano morti
alzano i rami verso il cielo,
le bestie si muovono in festa.
Arriva una generosa pioggia…
i contadini adesso piangono,
sono lacrime di felicità,
lacrime che danno forza d’amare.
Salutiamo la siccità,
possiamo sorridere,
ringraziare il cielo…,
Dio, angeli e santi.
E il sole ancora ruota lento nel cielo.
Ana Valdeger – 19/07/2013
GUIDAMI ALLA VITA
Il tuo nome, amore,
risuona nelle valli
e nel cuore delle rocce
nate dalla terra
che accoglie le albe
colorate in eterno
dalla tua infinita primavera.
In te, amore,
i miei notturni vascelli
aprono le vele alle brezze
di metallico fuoco
che riflettono le tue lettere
tra seducenti correnti
di verde linfa per il mio cuore.
Albeggia il tuo nome
inciso nella pietra
nascosta da rami e giunchi
sotto cespugli cresciuti
sulla porta ignota
d’un solco sconosciuto
che mi conduce alla tua anima.
Avvolgimi del profumo
delle tue foglie
sommergimi di baci
e guidami alla vita
lascia che i miei velati navigli
attraversino gli oceani
per ricomporsi nel tuo nome.
19.07.2013 Ciro Sorrentino