OCCHI SOGNANTI

Sento la tenera pace

di questo rosso tramonto

che fa da specchio

alla purezza del ricordo

pieno di grano dorato

e d’ingenuità campestre.

 

Spuntano nel cielo

le prime stelle

quando la rotonda luna

si adorna di bianco

e sorride come i tuoi occhi

che la guardi al mio fianco.

 

Tu così dolce

ascolti stupita

la mia avvincente storia

e non scorgi

che è piena di notte

triste come un nero dipinto.

 

Svagata e sorridente

ascolti in silenzio

leggendo la mia vita

di oscura passione

come il racconto

di qualche vecchia fiaba.

 

Per un attimo mi perdo

nei tuoi occhi sognanti

come se fossero

miniature di laghi

che colorano il cuore

sciogliendo la mia penombra.

 

Con rara tenerezza

sfiori le rose

e baci la più bella

con l’innocenza dell’anima

che ancora ignora

il desiderio e l’inquietudine.

 

Ma un giorno

conoscerai la passione

e comprenderai il ritmo

di questo canto

e il tormento del poeta

che perse l’altra metà del cielo.

 

15.07.2013 Ciro Sorrentino



MORENTI LUCCIOLE

La tua voce trasparente

mi raggiunge

come riflesso di un sogno

in questa notte di luna

che lentamente scivola via.

 

Sento ancora le note

del tuo magico canto

come i fruscii dell’alloro

che erano riparo

per la tua anima candida.

 

Quante note mi regalasti

sulla tenera erba

della tua isola

che ci vide liberi

come farfalle nel sole.

 

Tristemente l’emozione

per quei giorni andati

scioglie il ricordo

nel tremolio del pianto

che traghetta il mio amore.

 

La frusta del vento

spinse le nubi a fondersi

in un cielo corvino

che stravolse la quiete

e la purezza della speranza.

 

Il sospirato paradiso

divenne deserto campo

per i nostri sguardi

che si infransero cadendo

come morenti lucciole.

 

14.07.2013 Ciro Sorrentino



SULL’ESILE QUASI TRASPARENTE RAMO

Comprendo il mio tormento

e sosto nell’imbrunire d’usignolo

ricordando il tuo saluto

che strappò i miei fiori

tra campi di grano indurito.

 

Cadono nel vuoto i sogni

e si disperdono nelle ombre

dell’alloro che freme

perduto tra riflessi

di sfibrato sole e stanca luna.

 

L’oscura terra ha respinto

il pettirosso innamorato

che non trova più semi

da portare al suo nido

ormai destinato al silenzio.

 

Cadono nel vuoto i sogni

e si fondono nella nebbia

che freddamente avvolge

anche le verdi stelle

di un verde cielo marino.

 

E quando giunge l’alba

altra nebbia avvolge

il mio risveglio e non c’è ombra

per il mio amore che pende

sull’esile quasi trasparente ramo.

 

12.07.2013 Ciro Sorrentino



IL FILO DI ARIANNA

Guardai a lungo

i tuoi occhi, amata,

e il sorriso

della tua anima

sciolse la mia solitudine.

 

Il mio cuore

seguì le note

che spargesti

nel cielo di stelle

che specchiò il tuo viso.

 

Così venni alla vita

e il mio respiro si aprì

al respiro della tua anima

schiudendosi come corolla

al tocco dell’aria.

 

Ancora oggi

i miei pensieri

seguono il ritmo

che scandì il tempo

sul suono del tuo cuore.

 

Ero felice e confuso

come il principe

che sfiorò le labbra

della bella addormentata

per darle il primo bacio.

 

Sempre nella mia vita

porterò il ricordo

della tua voce

che percorse il mio mare

con melodie d’amore.

 

Ci smarrimmo

senza poter riavvolgere

il filo di Arianna

che si staccò dalle mani

come ali di morente farfalla.

 

Suonerà in eterno

l’orologio dell’amore

fissando sul nastro della storia

la bellezza infinita

del nostro impossibile incontro.

 

11.07.2013 Ciro Sorrentino



IL NIDO DEGLI USIGNOLI

È tremendo ascoltare

la voce delle foglie morte

che si attorcigliano

come petali stravolti

dallo straniante vento.

 

Cerco la quiete del sonno

perché sognando

ti porterò la fredda rugiada

che ammanta il mio cuore

perso ad ogni gioioso cielo.

 

Ah, amore mio,

ascolta il vento

che sibila scheggiando

le lastre di cristallo

di questa vita!

 

Non senti il profumo

dei fiori che raccoglievo

nei verdi prati di Fantàsia

per donarli a Te

che ne eri l’unica sovrana?

 

Attendo invano l’aurora

e in silenzio

rimane il triste usignolo

che non sente tra i verdi rami

il calore della tua voce.

 

Ah, amore mio,

ascolta il vento

che scompiglia le chiome

ancora ammantate

di fresca e viva rugiada!

 

Tu vivi nel tuo mondo

di fragili e miseri veli

coperti da fangosa terra

dove non arrivano mai

le risplendenti luci dell’aurora.

 

Non potrai più cingerti

con le perle che cercavo

nel basso fondale

del fiume in piena

dopo la lunga tempesta.

 

Ah, amor mio,

se solo mi avessi raggiunto

nel regno di Fantàsia

t’avrei amata nell’autunno

che dissolve il nido degli usignoli!

 

11.07.2013 Ciro Sorrentino



A me non più spighe dorate

Laggiù spighe dorate a un vento
gentil ondeggiano e piegansi ridenti,
più su in alto un cielo azzurro terso,
da qui d’uccelli battiti d’ali festanti
a quella bionda pastura dolce vanno,
lieto frullio senti nell’aria ed allegria.
Oggi alla mente torna quel mattin
lontano, altro era quel dì quel campo
altre eran pur quelle dorate spighe,
d’amor così volavan i pensier miei
e tu che poi festante lieta sorridevi,
oggi ormai a me non più spighe dorate
non più di Cupido ali spiegate in volo
non bionda dolce pastura ai desideri
che già sazio di dolore è il cuor mio
per quel nel tempo andato abbandono tuo