Nostalgici sentori.

Nostalgici sentori.

Ispiratrice di nostalgiche sensazioni,
io osservo le tue nebbie
senza sapore e prive di caldo e freddo,
– solo vibranti sconcerti,
– solo la mia ombra
che sempre mi assilla,
– solo desideri fugaci,
– solo quei ricordi ove apparivi
tonica e ammaliante,
solo io te e le nostre ansie.

Raffaele Feola Balsamo.



Coriandoli ed eventi amari.

Coriandoli ed eventi amari.

 

Coriandoli ed eventi amari
protagonisti di affetti
trasparenti e tristi,
che labile tenore di vita
la mia esile esistenza.

 

In una parte ideale
fra il cielo e terra,
quanto stupore per
l’apparire di un volto
dai mille riflessi
e dalle mille trecce,
e come un personaggio
di antiche fiabe
a lieto fine mi trascina
in una dolce avventura,
si perchè è nato
uno stupendo sogno.

 

Raffaele Feola Balsamo.

 



Morte di una sensazione.

 

Morte di una  sensazione.

 

Sei un sogno che percorre
infida la mia mente,
e il tuo corpo cereo come una dea marmorea d’altri tempi
plagia i miei confusi sensi.

 

Vivo sereno e distratto
da strane sensazioni cullato
da un piacere che non mi lusinga, sei come un amaro sogno
riposto in un freddo oltre senza  vita né speranze di riaversi.

 

Quante fitte tenebre in questa
notte di luna piena e quante
inutili stelle morte e poi rinate
come ad accompagnare 
un amore che volge  al declino.

 

Raffaele Feola Balsamo.

 



Ovunque tu sia // dalla raccolta “Alla bianca Colomba che è mia Madre”

Sei acqua di sorgente
che rinfresca la terra
quando il sole esplode
negli infiammati orizzonti.

Sei il sogno d’amore
che si accende
nel volto della luna
che ritorna e spegne il buio.

Sei il calice che scioglie
i giorni e le notti
delle amate primavere
che eclissano gli inverni.

Le tue mani profumano
come petali di rose
sull’azzurro cuscino
che impreziosisce i sogni.

Il respiro del tuo cuore
è nel fuoco dell’estate
nelle brezze d’autunno
che sempre avvolgono le foglie.

La tua voce è l’unico canto
che accende trasparenze
sui nostri mutevoli passi
nelle curve di questo mondo.

Mamma,

Tu sei il vermiglio cielo
in cui le nostre ali si aprono
per andare serenamente
nel misterioso futuro che aspetta.

09/05/2021



Non importa vita mia.

Non importa vita mia.

 

Che vuoi che sia
l’inganno
la maldicenza
l’avversione
il giudicare
le frottole
l’amore
il fato,
Io ho l’età
son vecchio
e burbero
e il mio cuore ❤
è sempre
più piccolo,
inefficace
e i suoi battiti
son sempre
più lenti.

 

Non importa
ciò che sono
ma ciò che fui
e ricordi e ricordi
che la temuta
risacca di un mare
volubile e rissoso
nel ritirarsi deposita
su una spiaggia arida
briciole di lontane
vecchie speranze
a me tanto care.

 

Vivo, si son vivo
e di tanto in tanto prego
per gli insulsi,
per me,
per gli angeli,
per i buoni di cuore,
per gli affamati
di affetto,
di giustizia,
e sia cuore mio
guarda e impara
e fa che l’anima mia
non sappia e non dica.

 

Raffaele Feola Balsamo.

 



Il mio demone.

Il mio demone.

Ricevo ombre e trame da te
mio demone perverso e scaltro,
non offendere tal mio animo
posto in un universo di poche
e vane speranze e di futili
affetti ingannevoli e avvilenti.
Fuggi miserevole abbietto
io resto vuoto e consapevole
dei miei infausti monologhi
divenuti tali dopo infinite
sofferenze e fragili amori
senza calde carezze e lascive
parole, ed ora la mia strada
è divenuta misteriosa e fredda
anche se di tanto in tanto
colgo un fiore del sorriso
e qualche arido ramoscello
ricco di speranze nel campo
delle elusive illusioni.
Non posso tornar sui miei
passi ne proseguire, dimmi
Tu mio Dio come posso
evitare l’oltraggio del demone
che divora senza tregua il mio
animo è la mia fede in Te,
par di esalar le mie ultime 
confuse parole prima
di un addio non condiviso
dal mio cuore stremato
e sfiduciato da tal torbido
assillo di un futuro aleatorio.
Sia come sia il mio amaro
vivere non sarà come il delirio
di un moribondo, ma resta
in attesa di una bramata
rinascita di fede e nuovi
sentori di dolci sentimenti
e il ticchettio del mio cuore
sarà assordante e condiviso
con anime sensibili e devote
che mi faranno dono di parte
della loro incantevole estasi.

Raffaele Feola Balsamo.