Infanzia, gioventù e vecchiaia.

 Infanzia, gioventù e vecchiaia.

 

Presi ciò che volli dalla mia sana    gioventù
e pur ansia e torpore sovrastò il mio cuore,
dai non mi arrendo, anche se or son vecchio e sagace.

 

Quanti ricordi della mia prima infanzia,
certo tristi e sconsiderati, ma ebbi strani e dolci
sussulti nel dedurre che tutto sarebbe mutato.

 

La mia anima ora si nasconde fra mille vicoli e tane,
ed è ubriaca, ha rotto l’argine del comprendere e del
perdono, quanta angoscia ma son freddo e taccio.

 

Trabocca primavera, il mio cuore emette un dilagante
e concitato desiderio di vivere finalmente fra mille profumi
il mio eterno sogno d’amore, ma non è un delirio.

 

Annego in un mare di tenere lacrime, palpito e soffro,
ma son certo che la tempesta nella mia vita mai avrà fine,
solo la morte mi mostrerà il tuo vero volto amore mio.

 

Raffaele Feola Balsamo.

 

 



Sogno illusorio.

  Sogno illusorio.

 

Ho afferrato uno strano sogno
nella notte appena trascorsa,
colmo di splendide fantasie
e sorrisi compiacenti e quanti vezzi,
dai virtuosi diletti e dagli struggenti
ricordi, quanti addii e poi non più
e poi ancora, e poi più nulla e per sempre.

 

Ahimè l’agognato premio non giunge,
niente baci e parole d’amore,
eppure la luna è compiacente e le stelle
son briose e scaltre, strizzano i loro occhi
fluorescenti e cortesi, ma nulla accade
solo vaghi silenzi e cortesi inganni.

 

La felicità non dona serenità Ella è l’esasperazione
di una strana e malinconica solitudine,
l’enfasi di un sogno che mai diventerà realtà,
il mio cuore non avrà pace in questa vita…
solo fruscii e vaghi sentori di tenere ebbrezze,
quanta inutile illusione e quanta tristezza
nelle mere e impossibili chimere, vivo ma non è vero.

 

Raffaele Feola Balsamo.

 

 



Sfuggire a destino.

Sfuggire a destino.

 

Sfuggiamo con insulsa viltà al fatuo destino,
ma che presagio abbiamo nell’abbordare con una
sinistrata nave una lotta contro impetuose tempeste
e senza speranze di vita, solo con innocue rassegnazioni.

 

Scappiamo marinaio poichè la tempesta della vita
è troppo grande e potente per animi gentili,
e sotto stelle malefiche cerchiamo invano riparo
dalle infide rocce dal colore scuro e letale.

 

Il tuo coraggio è il mio, ma a nulla vale far fronte
a immense onde che ostinate chiedono la nostra resa,
siamo impavidi e senza codardia ma l’ansia è tanta,
la vita non è un agnello sacrificale, è solo parte di un
futuro che non esiste, solo adesso e poi nulla più…..

 

Raffaele Feola Balsamo.

 



Stanchezza e mancato perdono.

Stanchezza e mancato perdono.

Qui giace il triste vivere,
senza le perse gioie e la rara
indulgenza verso ciò che pare
timida e sagace felicità pura,
ma spesso abbietta e crudele.

Quanti misteri e idoli malcelati
nei miei sogni più orrendi, e son
preda di oscure ombre e le mie
notti son dissimulate da neri
presagi, cupi e ostinati ed a nulla
vale il mio sincero pregare.

Il mio Signore è adirato e funesto
per il nostro torbido vivere,
a lui appare con immensa tristezza
e con velate lacrime ciò che l’umano
rende odioso col suo perseverante
animo distruttivo e senza fede.

Raffaele Feola Balsamo.



 

 



Auguri

 

        Tantissimi auguri di una buona

        e Santa Pasqua a tutti i poeti di

         questo magnifico sito, di cui sono 

         orgoglioso di far parte anche

         se ne sono solo una piccolissima 

         pedina. Di nuovo auguri ed un

         virtuale abbraccio a tutti.

          Raffaele Feola Balsamo.