Il difficile perdono.

Il difficile perdono.

 

Qui giace il triste vivere,
senza le perse gioie e la rara
indulgenza verso ciò che pare
timida e sagace felicità pura,
ma spesso abbietta e crudele.

 

Quanti misteri e idoli malcelati
nei miei sogni più orrendi, e son
preda di oscure ombre e le mie
notti son dissimulate da neri
presagi, cupi e ostinati ed a nulla
vale il mio sincero pregare.

 

Il mio Signore è adirato e funesto
per il nostro torbido vivere,
a lui appare con immensa tristezza
e con velate lacrime ciò che l’umano
rende odioso col suo perseverante
animo distruttivo e senza fede.

 

Raffaele Feola Balsamo.

 

 



Fatuo e inesorabile destino.

       Fatuo e inesorabile destino.

 

Sfuggiamo con insulsa viltà al fatuo destino,
ma che presagio abbiamo nell’abbordare con una
sinistrata nave una lotta contro impetuose tempeste
e senza speranze di vita, solo con innocue rassegnazioni.

 

 

Scappiamo marinaio poichè la tempesta della vita
è troppo grande e potente per animi gentili,
e sotto stelle malefiche cerchiamo invano riparo
dalle infide rocce dal colore scuro e letale.

 

 

Il tuo coraggio è il mio, ma a nulla vale far fronte
a immense onde che ostinate chiedono la nostra resa,
siamo impavidi e senza codardia ma l’ansia è tanta,
la vita non è un agnello sacrificale, è solo parte di un
futuro che non esiste, solo adesso e poi nulla più.

 

Raffaele Feola Balsamo.

 



Auguri…

Auguri per le Sante Palme a tutti coloro che sono presenti su questo straordinario sito. Vi rammento il mio affetto…e la mia stima.
Raffaele Feola Balsamo



Ombre antiche.

Ombre antiche.

 

Son malcerto cuore mio,
dimmi è davvero forte
il mio ultimo fortilizio
nel tutelare l’addio
alla mia eternità?

 

Farfalle e piccoli venti
odori antichi e mani giunte
e tante preghiere
ora sfiorite e senza parole,
dai strappo tutto e ricomincio da capo
cosa vuoi che sia un bacio,
altri non è che un dono.

 

Il mio respiro si confonde al tuo,
dai ridi e donami l’anima
strappa la vita e reggi l’Universo.

 

Ora posso andare amor mio e son felice,
il mio è un sogno senza tempo, non finirà mai
tu e nessun altro, che strano,
i miei occhi piangono.

 

Raffaele Feola Balsamo.

 



L’urlo.

 L’urlo.

     Ebbi, certo ebbi fuochi e desideri
ora son spasimi e dolori,
ho sciolto pensieri e certezze,
ma che strano son felice.

 

Quante fughe e quanti geli
la terra geme silenziosa
e impassibile adorna i suoi manti,
adesso di verde poi di giallo e bianco,
va vita e non pensare siamo soli
e basta un urlo e son sazio di poco
ma quanto basta, ciao amore.

 

Raffaele Feola Balsamo.

 



Nessuna speranza.

Nessuna speranza.

 

Aspetto con serenità
ciò che spasimo,
ed a nulla valgono le mie lacrime
non sarò mai compreso,
troppo dolore ebbi
a imporre ai miei cari,
e ciò che mi giunge
da chi mi amò non verrà mai
chiamato sentimento,
solo astio,distacco
e illusorio sentimento.

 

Sono freddo e cerco calore,
come l’addio delle rondini
in volo verso nuove primavere,
nessun fremito o sussulto
proviene dal tuo cuore,
solo quell’eterno odioso
silenzio che mi racconta del tuo
negarmi gioia e speranza.

 

Raffaele Feola Balsamo.