Letteratura Poeti Famosi



Mia Divina.

Mia Divina.

 

Mia Divina,
grande donna
asseconda
il mio ardire,
la mia passione,
non indugiare
i miei sensi
son sbocciati
nel fertile Eden
dell’amore
e sono pronti
alla morte,
ma tu non
osteggiare
il destin fatale
di un uomo
che uomo non è.

 

Son fatto solo
di tenue
evanescenze,
è di sera sfioro
il cielo e sposto
le infinite stelle,
celandomi fra
di esse come
a voler svelare
la grandezza
di un amore
a volte volgare
poi dolce
e suadente,
il nostro sogno
non finirà mai
e poi mai.

 

Prima dovrò
contare gli infiniti
pianeti complici
dei nostri sogni
più gaudenti
e degli abbracci
d’amore disinibiti
e far ancora
l’amore con te
nello spazio
infinito,
poi ti prego
osserva senza
lacrime l’addio
di un eterno amore,
è giunta l’ora dei
dolorosi rimpianti.

 

Raffaele Feola Balsamo.

 



Gemiti e palpiti d’amore.

 

Gemiti e palpiti d’amore.

 

Quanti gemiti in codesta notte,
ma non sono palpiti d’amore son
amari ricordi che adombrano  la mia malinconica e lesa armonia.

 

Quanti silenzi e nuovi inizi  fra un pianto ed un sogno, e che tormento l’arrivo della nuova cara primavera triste e cupa.

 

Come un albero spoglio delle
sue foglie non adorno ora la
mia anima di illusioni, attendo docile il giungere
di nuove e quiete verità.

 

Son tenero come una pietra
e il mio cuore batte suoni
ovattati e scarsi,son come
la conseguenza del creato più
squallido, vivo ma non è vero.

 

Raffaele Feola Balsamo.

 



Attimo fuggevole.

Attimo fuggevole.

 

Attimo ineffabile non fuggire
son teso e avvinto al tuo
sottile tempo misero e scarno
di inadempienti sollazzi e gioie.

 

Fuggi fuggi pure tempo fioco
e disadorno per far baruffa con
le mie malcelate ombre, certo
tetre ma uniche mie compagne.

 

Io ti abbraccio vita, ma non
ti eccitare è così mutevole il mio
amore per te, tanto burlesco
quanto ingordo e sofferente.

 

Raffaele Feola Balsamo.

 



Il cuore e l’anima.

Il cuore e l’anima.

 

Un giorno l’anima molto adirata
esclamò con veemenza al cuore,
io sono la regina dell’universo,
della sensibilità e complice
dell’amore nei suoi momenti
più dolci e appassionati,
senza di me tu non hai ragione
di esserci e non puoi confutare
ne l’evidenza ne le mie verità.

 

Il cuore rispose con fare saccente,
io scandisco solo il tempo,
ma il corpo mi deve emozioni
e vita, i miei battiti rendono
te cara anima prolifera
di suggestioni e sentimenti,
sono tutto o forse no,
e se la morte mi uccide
tu non avresti più rifugio.

 

Raffaele Feola Balsamo.

 

Abbiamo bisogno di entrambe
le cose per introfularci in questo
strano e distratto mondo, spesso
senza virtù e senza empatia.

R. F. B.

 



Quanto scalpore per un addio

Quanto scalpore per un addio.

 

Mia cara quanti silenzi 
fra me e te, non ci sono dolci
parole nei nostri abbracci,
i nostri cuori son silenziosi eppur battono all’unisono,  quanto amore fra noi
in ogni dove e sempre.

 

In quella piccola casa in
cima alla montagna quasi 
a toccare il cielo fu l’addio
del tuo dono più bello, ma anche il mio amore, io ebbi
a unire la mia bocca alla tua poi…più nulla solo ricordi,  tanti voluttuosi ricordi.

 

Poi tendenziose strette
e quanti labili sussurri,
gemiti dolci e finta intesa
di una comune eternità,
ti amai …ti amo…ti odio …
ti desidero e vorrei esser  capace di aver forza e  difendermi dal tuo addio.

 

Raffaele Feola Balsamo.

 

 



Sapienza e morte.

Sapienza e morte.

 

Folle splendido pensiero,
vita e vita e ascolto
il sussulto nell’anima
che mi scuote e poi
mi lascia, son frastornato
di tal tribolante affetto,
che immane strazio.

 

L’amore è il lagnarsi
di una sapienza arcana
ed è sconosciuta ai più,
quanta triste verità
in pochi righi scritti
con un velo occulto
tetro e malinconico,
ma è il tempo dei castighi
e delle verità innominabili.

 

Quanti gemiti doniamo
al dolore,
alla tristezza,
alla solitudine,
all’incomprensione,
e sono certo che
mai giugero’ vivo alla
sapienza ed alla morte.

 

Raffaele Feola Balsamo.