Letteratura Poeti Famosi



Quanti penosi ricordi.

Quanti penosi ricordi.

 

Amaro quel dire fazioso,
anche Giuda non approverebbe, persino Lui ha rinunciato ai trenta denari, ma con il tempo il tradire è sana saggezza.

 

Amore non blaterare e non
amare, a che servono le verità, son incubi terribili e fanno male, tanto male, dai vieni ed osserva il cielo,
le bianche colombe son
divenute scure,
cosparse di un colore nero
e che gioia nel fuggire,
ho una strana paura.

 

L’inganno è vita, è sapienza,
e tempo fa ebbi esperienza,
che bella e dolce sensazione,
e quanto folle entusiasmo.

 

Gli alberi nel mio
immaginario bosco e pieno
di delicate margherite, 
e nel campo di grano grandi orchidee dal colore
smunto, attendono la grande raccolta e poi quando rinasceranno saranno belle e stupende,
come merita un fiore
meravigliosamente bello.

 

Ma il vecchio albero rimarrà con le sue eterne margherite, umili e modeste, come si addice ad un
tronco becero e secolare.

 

Raffaele Feola Balsamo.

 



Fuga dalla realtà.

Fuga dalla realtà.

 

Quando inutile è la fuga da un cielo
senza nubi e allietato da venti sobri
ma arruffati, spengo il rimpianto e i
ricordi, fui però sciocco a confidare.

 

Qualcosa ho perduto lungo la mesta
via, ho colto sogni dolci, ma confusi,
ho rincorso ma è accaduto, son fuori
pericolo, poichè son vecchio e arido.

 

Piove a dirotto, quello che vien giù è
solo apparenza e tante lame affilate
che raggiungono un cuore annoiato
e nauseato, Dio che tristezza la vita.

 

Ho amato ciò che mi piaceva, ora no,
non più, il mio piacere e che nessuno
può più farmi del male, son protetto
e amo scrivere cose blande ma vere.

 

Son protetto dalla mera stramberia
dell’ingenuità della mia pigra mente,
sempre più piccola e poco capiente,
il mio Dio ripaga e non dona indulti.

 

Raffaele Feola Balsamo.

 



Le prime luci.

Le prime luci

 

Attendo l’alba con ansia,
ho il desiderio incontenibile
e smodato di inebriarmi
dei suoi mille colori, vorrei
indossare l’abito più bello
per festeggiare il nuovo giorno
e le sue magnifiche brezze.

 

I voli festosi e gracchianti
degli uccelli, infondono forza
e speranze in chi soffre.

 

A coloro che lo hanno atteso
per un evento importante,
forse con la recondita speranza
di mutare l’impassibile
ordine delle cose nella loro vita.

Raffaele Feola Balsamo.

 



Essere o non essere.

Essere o non essere.

 

L’immagine di una bella armonia
mi inculca lo scrivere dolci versi, forse son solo
 traballanti umori e certo non merito tal sentori,
ciò che scrisse un grande ‘essere o non essere’ io scrivo, Tuo è l’arduo compito di giudicare i semplici.

 

Certo le mie appaiono fandonie, ma potrei essere quel che disse il dotto, un dilemma, ma forse ciò che appare vero son le belle 
frasi d’amore dette sotto un cielo con una aurora rosso fuoco, con occhi lucidi, solo dubbi incerti e desideri di morte o vita.

 

Raffaele Feola Balsamo.

 

 

 



Solo ira e silenzi.

Solo ira e silenzi.

 

Penetrante e rabbiosa l’ira
di un vil tradimento per
l’anima mia, mai beffa
incise e graffiò con segni
cosi vistosi le sue certezze,
povero e dolente cuore mio.

 

Or che tal fosco e smanioso
desiderio di abbandono
mi appare evidente
e non certo lusinghiero,
non ho che da appellarmi
alla mia rassegnazione.

 

Ho visto il suo animo come
un libro, ove son raccolte
le storie d’amore più belle,
per me non è così, io non
avrò che vuote pagine, senza
dolci parole e veri abbracci.

 

Son incatenato ad un ricordo,
aleggia il sentore di un sortilegio
sul nostro affetto, e solo rimpianti,
forse un giorno non potrà
che ricordare un idilliaco
amore morto, ma mai nato.

 

Raffaele Feola Balsamo.

 



Seduzione.

 

Seduzione

 

Tenue e codardo quel pensier
che tanto opprime il cor mio,
nulla è realtà solo finti colori
e inutili ossequi, fingi ma resta.

 

Amor mio possa tu esser vera,
morte e vita son giacenti al tuo
cospetto, solo tu ne offuschi
bagliori e ombre, sogni ed incubi.

 

Parole mie narrate in un dire
perpetuo e con folle lusinga, son
sincero e l’illusione di una breve
realtà con te seduce l’anima mia.

 

Raffaele Feola Balsamo.