Amore malandrino.
Amore malandrino.
Con le braccia protese
al cielo ti invio
un richiamo d’amore
infinito e lacerante,
poi con affannoso respiro
profondo e ostentato
da uno sproloquio vuoto e
caparbio ti ho chiesto
comprensione non addii.
Che gioco strano la vita
ossequia spesso il fardello
di strane e amare delusioni
e poi concede solo
il freddo di una lama che
penetra piano piano senza
pietà nella fragile anima.
Dimmi di costei mio Dio
quando devo fermare
pensieri e indugio,
io l’amo e mi si infiamma
il core e quanto desiderio
in un solo sguardo.
E un abbraccio vale
più di mille promesse,
solo vani inutili supplizi
mi attendono costipati
in un’anima stanca
e indecisa, ma che posso
ancora dire senza essere
irriverente e baciarla.
Le rubo un bacio
e lo depongo sulle sue carnose
labbra come l’ultimo
dei galantuomini, l’amore
non transige è irruento
e malandrino ed io non sono
chel’ultimo degli sfrontati,
ma forse non è vero,
perche io l’amo tanto.
Raffaele Feola Balsamo.