CANTO NOTTURNO

Da quando volgesti le vele

all’ignoto, mia amata,

sono nell’oltre,

dove ombre di morti

lentamente si avvicinano.

 

Sconvolto fisso la nebbia

che presto scopre

i miei stessi fratelli,

e l’infinita pena

del grande recanatese.

 

Quasi non riconosco più

la tua voce, che si affievolisce,

lasciandomi solo e felice

in questo silenzio di ombre,

che percepisco e comprendo.

 

Serenamente, parla Pierrot,

alle aperte fiamme

del fiorente oltretomba,

racconta e si riconosce

nella folla illuminata di nero.

 

Mi sciolgo dalla tua fiamma,

e vivo nel respiro

del silenzioso rogo,

ricongiungendo il tempo

alla trasparenza dell’anima.

 

Svapora l’umana illusione,

e vibrano i pensieri,

riaccesi sulle strade

visitate dal canto notturno

di questa muta e nuova parola.

 

Dal mio altrove, fisso la terra,

e compatisco gli uomini,

miseramente affaccendati

e stretti dalla morsa

di un menzognero amore.

 

 Sono essi morta essenza

della carnalità che li appassiona,

e, dalla loro fede carnevalesca,

mi fissano sbalorditi

come fossi estraneo al mondo.

 

Ma io sono realmente vero,

e vivo senza quell’amore

che si riempie di vani gesti,

nei giorni sempre persi

alla pura scienza della notte.

 

06.07.2013 Ciro Sorrentino

 

 

 



CASTELLO DI SABBIA

In una giornata come questa….

Un vento forte arrivò

prendendo con sé

l’umore che era fermo.

 

Il vento ballava

se specchiava…

Invitava tutti

a muoversi senza riguardo.

 

Castello di sabbia …,

Imponente rimaneva in piedi.

 

Una nuvola di sabbia

girava intorno a lui,

sciogliendo  ogni volere

togliendo ogni desiderio.

 

Il vento senza scrupolo

lo portò via lentamente… 

dove  prima c’era l’amore

era rimasto il vuoto.

 

e sodisfatto

se ne andò.

 

Una bambina preso la sua paletta.

e senza premura ricominciò…

 

Ana Valdeger 05/07/2013



HO VOLUTO FERMARE IL TEMPO

 

Lasciami stare

oggi mi sento stanca.

 

Oh anima mia, tu eri là

in ogni angolo della stanza.

 

Eri nello specchio

e nelle tinte di ogni quadro.

 

Ho voluto fermare il tempo,

non ricordo più.

 

Adesso ho chiuso con tutto,

fuggendo da me.

 

03.07.2013 Ana Valdeger

 

 



PENSIERI VOLANTI

Cerco tra le nuvole

I pensieri volanti…

 

Raccogliendo i fiori

Ogni petalo aprire…

 

Tanto da scoprire

Un’intensa fragranza.

 

Vitali e accese

spiccare il tuo colore.

 

Correre in riva al mare

Con il sale nel corpo

 

 il sapore dell’amore è…

 

Assaggiare una ciliegia. 

Avere tutto il  gusto in bocca.

 

Ridando con un bacio

 lo stesso sapore.

 

Prendere una stella

Quella più bella.

 

Regalare a te

più un giorno di festa.

03/07/2013 Ana Valdeger

 



TI PRESENTASTI UN GIORNO

È opprimente vivere

senza saperti mia,

ed è persino più triste

sentire la tua voce,

nel ricordo che arde

sull’immobile viso,

impresso nella mente.

 

Cerco la nostra magia,

e ascolto, invano,

che mi accarezzi

l’amore nascosto,

nel solitario respiro

della tua anima,

consacrata al silenzio.

 

Mi spaventa rimanere

in questa nuda vita,

come spoglio tronco,

ma anche più pauroso

è non avere più corpo

da offrire, per placare

il tarlo del mio tormento.

 

Ti presentasti un giorno,

con il tuo dolce sorriso,

ed esaltasti la tua fede,

che fu, ed è la mia fede,

e mi rendesti forte

nel trascinare la croce

bagnata di nere lacrime.

 

Se sono stato, davvero,

il fiore più delicato

del tuo desolato giardino,

fa che l’impeto sepolto,

delle tue acque sorgive,

irrori, domani, la terra

delle mie deliranti radici.

 

04.07.2013 Ciro Sorrentino



IL FRESCO RICORDO DEL TUO VISO

Non ti accorgi, amore,

non senti come l’afa

stia piegando

il sussulto dell’albero

nel monotono scorrere delle ore?

 

Lascia che la tua vita

scorra nella mia anima,

fa che il sussulto

della nostra rosa sopravviva

nel martirio dei giorni!

 

Non ti accorgi, amore,

non vedi il fiore che si piega

senza più linfa

ora che la porta della morte

si è spalancata?

 

Sciogli il tuo freddo,

lascia che la tua anima

mi raggiunga

in questa deserta aiuola

dove brancolo nel buio!

 

Ah, se tu volessi, amore,

vedresti piegarsi

la testa del girasole

che si è dissetato

con un calice di veleno!

 

Fissa i miei occhi, amore,

guardami ora,

ora che i paurosi sogni

stanno ricoprendo

il fresco ricordo del tuo viso!

 

04.07.2013 Ciro Sorrentino