AUTUNNO.

GLI  ULTIMI  RAGGI DI  FINE  MEZZO  SETTEMBRE
NON  RISCALDA  PIU ‘  LA  VALLE  SEMIVESTITA ,
L ‘  AUTUNNO  ORMAI  E ‘  ALLE  PORTE   DEL  TEMPO
E  LE  PRIME  FOGLIE  CHE  CADONO 
GLI  FANNO  DA  TAPPETO   .
L ‘   AUTUNNO   CON  I  SUOI  SFAVILANTI  COLORI
DI  UN  ROSSO  MARONE  SCURO  NON  HANNO 
NESSUNA  ATTINENZA  ALLE  ALTRE  STAGIONI ,
CON  I  SUOI  ODORI   CHE  PROFUMANO
DI  FRUTTA  SECCA  E  AI  DOLCI  E  INNEBRIANTI
SAPORI  DI GRAPPOLI  MATURI  ROSSI  E  BIANCHI
PRONTI  PER  IL  MOSTO  .
AUTUNNO  , FOLLATE  DI  VENTO  E  MULINELLI
DI  FOGLIE   CHE  ONDEGGIANO 
NELL ‘  ARIA  DI  FREDDI  MATTINI  ,
SU  NEL  CUPO  E  GRIGIO  CIELO
SBATTITI  DI  ALI  SI  AGITANO  ,
SONO  LE  ULTIME  RONDINI 
CHE  VANNO  VIA  .
AUTUNNO  CON  LA  SUA  TREMULA  NEBBIA
CHE  DOLCEMENTE  SCENDE  GIU ‘ DAI  COLLI ,
SI  MISCHIA  AL  GIORNO   NASCODENDO
CASE  E PERSONE  NEL  SUO  INVISSIBILE  MANTO  ,
L ‘  AUTUNNO  CHE  SVOLAZZA  FELICE 
NELLE  STRADE  DESERTE  DELLA  SERA  ,
MENTRE  TUTTI ,  RINCHIUSI  NELLE  CASE
SI  RISCALDANO  VICINO  AI  CAMMINI  ACCESI ,
IN  MANO  UN  TOZZO  DI  PANE
NELL ‘  ALTRA  UN  PUGNO  DI  NOCI  COTTE  …
    carmelo  ferrè…..18 /10/2012



FARFALLA

Sono una farfalla

e vedo nel tuo fiore

la mia ragione per vivere.


Così percorro il cielo,

e cerco la tua terra

per riposare.

 

Ma tante volte sei lontano,

e, perso nei tuoi pensieri,

non t’accorgi di me.

 

Così tristemente piango,

piccola e stanca farfalla

che non sa più dove posarsi.

 

Liberami con un tuo gesto

e le mie fragili ali

mi condurranno ancora a te.


E illuminerò la tua vita,

danzerò in aria,

il tuo mondo sarà il mio…

 

E se nessuno capirà,

poco importa,

tu saprai che vivo per amarti .

 

E finché vedrò un tuo sorriso

sarò sempre pronta,

libera di volare intorno a te!

 

28/12/2012 Ana Valdeger



Istanze e motivi poetici in “UNA DIAFANA ROSA” di Ciro Sorrentino

UNA DIAFANA ROSA

 

Come ombre d’acquario

luminosi sogni

sussultano in raggi

di caldo e leggero albore.

 

Sulla lontana spiaggia

un vitreo bagliore

adagio schizza

l’anima al suo risveglio.

 

Lampeggiano i pensieri

e sorgono vibrando

quando un soffio

scopre i semi al mattino.

 

Come l’uccello s’affretta

carpendo grani

così il cuore palpita

e si abbandona al sogno.

 

Ancora sorge il miraggio

e colora presto

le trasparenti spume

di uno strano e fantastico lago.

 

Ma quando infine la nave

supera l’incanto

l’amore è solo ombra

pallore di una diafana rosa.

 

15.12.2012 Ciro Sorrentino

 

La poesia si apre con delicate e variopinte tinte, sembra quasi che l’autore sia immerso nel silenzio incantato di una “stanza” nella quale il buio si fa rarefatto, lasciando che le percezioni del visibile siano come immerse in una colorata penombra che asseconda e scioglie le emozioni nell’alone di un sogno dorato.

Ne deriva che la fantasia vibra in un tremolio di tenui luci, e che proiezioni oniriche si diffondano come riverberi di un’aurora che solleva l’animo dall’oscurità di una vita monotona e grigia.

 

Come ombre d’acquario

luminosi sogni

sussultano in raggi

di caldo e leggero albore.

 

Ecco che il poeta si lascia traghettare, dalla spirale di un’estasi imperante, sulle rive di un mondo diverso e primitivo, un mondo dove luminescenze insolite e nuove, come delicate e lente carezze, destano l’io intorpidito e stanco: sembra quasi un paradosso, ma in questa trascendenza la vita assume connotazioni più vere del mondo reale e viene a costruire un’ “alternativa”, forse l’unica realtà possibile, rispetto all’antefatto, la “fuga” dalla miseria e dalle manchevolezze del quotidiano.

 

Sulla lontana spiaggia

un vitreo bagliore

adagio schizza

l’anima al suo risveglio.

 

Ed è in questa realtà, nuova e privata, integra e “altra”, rispetto alla banalità del comune sentire, che la mente rifiorisce nel bagliore fremente di un’ideale salvezza, ed è ancora in questa realtà che il vento spazza le nuvole e le morte foglie, lasciando che il tepore del cielo giunga sulla “terra madre”, laddove la naturale genesi della nascita possa avere luogo, così che i grani inizino a germogliare nella tiepida accoglienza di un nuovo giorno.

 

Lampeggiano i pensieri

e sorgono vibrando

quando un soffio

scopre i semi al mattino.

 

E come un uccello intimorito ed ansioso carpisce e fugge, così il poeta prova a cogliere una gemma in questo giardino della speranza, e corre ansimando, senza più fiato, verso una meta che viene a costituirsi come un’oasi nel deserto delle emozioni e delle aspettative di rinascita.

 

Come l’uccello s’affretta

carpendo grani

così il cuore palpita

e si abbandona al sogno.

 

E quando finalmente supera gli scogli e le pareti rocciose, che velano l’orizzonte, s’innalza uno spettacolo meraviglioso, che in maniera prospettica accentra la visione di un lago nascosto ed incantato, come se fosse incastonato tra rare ed ignote anse e sporgenze di un luogo segreto e perduto.

 

 Ancora sorge il miraggio

e colora presto

le trasparenti spume

di uno strano e fantastico lago.

 

Eppure sul cammino del poeta si interpone qualcosa di non ben definito, e il tempo dell’apparenza e del quotidiano spinge il povero individuo a guardare con una profana razionalità quanto di mirabolante ed estatico si dipana alla sua vista.

Quello che nasce è un conflitto drammatico che fa cadere ogni illusione d’amore, e la ricerca si blocca, lasciando che evaporino svanendo le tinte fulgide di una rosa che sembra essere lo spettro mai materializzato di un amore inseguito e mai vissuto.

 

 Ma quando infine la nave

supera l’incanto

l’amore è solo ombra

pallore di una diafana rosa.

 

   28/12/2012 Dipartimento di Lettere e Filosofia, Prof. ATTILIO BELTRAMI



PER UN NUOVO DESTINO

FRA  LE  PAGINE  DEL  DESTINO
STRANE  OMBRE  DI  UNA  SERA 
OSCURANO   PAROLE  SCRITTE 
DA  MIGLIAIA  DI  SECOLI  ,
IL  SILENZIO  AVVOLGE 
IL  RESPIRO  COLMO  DI  PENSIERI
GETTATI  NEL  NULLA  DI  UN 
FREDDO  MATTINO   D ‘  AUTUNNO ,
RISUONA  NELL ‘ ARIA  GELIDA
LA  TIMIDA  VOCE  DI  UNA  RAGAZZINA
SPEZZA  LA  LEGGERA  NEBBIA  UMIDA ,
STAMPATA  SUL  BIANCO  VISO 
L ‘  ESPRESSIONE  DEL  SUO  INFAME  DESTINO … 
TRA  STELLE  SPUMEGGIANTI
DI  LUCE  ASTRALE 
IL  VENTO  DEL  RIMPIANTO 
DISEGNA  CON  PETALI  DI  ROSE  BIANCHE
UN  VOLTO  TRISTE  DI  UNA  DONNA  ,
LACRIME  DI  DIAMANTI  SCORONO
SULLE  GUANCE  IRTE  DI  SPINE  E
SULLE  SUE  ROSSE  LABBRA  UN  SUSSURRO
UN  NOME  ,  UN  SOLO  NOME  VIENE 
SOMMENSAMENTE  IMPLORATO  :::
DESTINO  , DOVE  SEI ::: ….
FRA  LE  QUIETE  ONDE  DI  UN  IMMENSO  MARE
LO  SGUARDO  DI  UNA  VECCHIA 
SCORRE  VELOCE   DIMENDICANDO  IL  PASSATO  ,
IL  DESTINO  PASSA  E  SI  SPECCHIA  NELLA 
SUA  OPACA  ANIMA  ,
GLI  TOCCA  IL  CUORE  FREDDO  E
GLI  RAPISCE  L’  ULTIMO  BATTITO  DI  VITA  ….
TRA  ARGENTEI  FILI  D ‘  ERBA  NASCENTE
IL  PIANTO  DI  UN  PICCOLO  NEONATO 
SALUTA   UN  ‘  ALBA  DI  TIEPIDI  RAGGI  SOLARI  ,
RISCHIARA  LA  SCOGLIERA  NUDA  E  DESERTA   E
SPANDE  LA  SUA  LUCE   SU ‘  UN  NUOVO  MONDO  
DONANDO  PACE  E  AMORE  PER  UN  NUOVO
DESTINO  DI  VITA  ….
L ‘  OMBRA  GIOIOSA  DI  UNA  UNA  DONNA
SI  RIVEDE  TRA  LE  PAGINE  RADIOSE  DEL  DESTINO  ,
STENDE  LE  MANI  ALLA   PIOGGIA  DI  UNA  CASCATA
E  CON  DOLCEZZA  APRE  LA  SUA  ANIMA
PER  IL   CAMMINO  DEL  SUO  DESTINO  ….
     carmelo  ferrè ……22/12/2012   
  



IO CI SARO’

Sei arrivato nel mio mondo
piano .

Sei entrato nel mio cuore senza ciabatte.

Per non fare rumore.

Per non fare sentire

il tuo respiro .

Per non fare capire il tuo io.
  Hai lasciato scoprire  il tuo sguardo,

le tue braccia che sfioravano le mie.

Il tuo passo che accompagnava il mio .

E’ bastato guardare, dentro di te,

per perdermi .

Per non riuscire a più tornare
indietro.

Trovare le tue labbra per poter sentire il nettare.

Avere la tua pelle in contato con la mia,

perché l’ elettricità

arrivi ad illuminare il mio mondo.

Sei una luce ,un porto ,un bicchiere di vino ,

sei quello che mi serve e che voglio avere.

Sei arrivato piano ,ma sei già tanto.

Rimani quanto vuoi ,ormai sono casa tua.

Mettiti steso nel letto ,

io sarò li a farti sognare.

A baciare la tua schiena nuda ,

non farti più scappare.

Mettiti a tavola , io sarò il tuo cibo ,

sazierò ogni tua volontà.

Mettiti dove vuoi e io ci sarò .

 



PERDERE UN FIGLIO.

SONO  GIORNI  ORMAI
CHE  TI  ABBANDONI  NEL  DOLORE  ,
PIANGI  E  SOFFRI  NEL  TUO  SILENZIO  ,
IL  SUO  RICORDO  PIU ‘  VIVO  CHE  MAI
RISPLENDE  DAI  TUOI  TRISTI  OCCHI ….
PENSI  E  TI  CHIEDE  PERCHE ‘ 
TUTTO  QUESTO  DOLORE  ??? 
MA  NON  TROVI  NESSUNA  RISPOSTA
CHE  PUO ‘  CALMARE  E  LENIARE
IL  DOLORE  ATROCE  CHE  UCCIDE 
IL  TUO  CUORE  DI  MAMMA  ….
TI  LASCI  ANDARE   NEL  MUTISMO
E  NON  PENSI  A  CHI  TI  STA  VICINO  ,
A  CHI  ORA  HA  BISOGNO  DI  TE  ,
LORO  LO  SANNO    CHE  IL  TUO  DOLORE  DI  MADRE
NON  HA  NESSUNA  EGUAGLIANZA
AGLI  OCCHI  DI  CHI ‘  NON  HA  PERSO  UN  FIGLIO  ,
MA  TU  NON  PUOI  LASCIARE  INDIETRO
CHI  TI  E’  VICINO  E  SOFFRE  FORSE  PIU ‘  DI  TE  ….
TUO  MARITO  ,  I  TUOI  AMICI  E  PARENTI
SONO  LI ‘  ACCANTO  A  TE  ,
MA  TU  NON  LI  VEDI  O  FORSE 
VUOI  CHE  SIA  COSI ‘ ,
LORO  CHE  IN  QUESTI  GIORNI ,
TI  VEDONO  E  SANNO  CHE  IL  DOLORE  CHE  PROVI
TI  STA  CONSUMANDO  L ‘  ANIMA  ,
MA  SONO  LA ‘  VICINO  A  TE
E  NON  FANNO  ALTRO  CHE  DARTI 
TUTTO  IL  LORO  SINCERO  CONFORTO  ….
MA  TU  NIENTE  ,  NON  RIAGISCI  E  PIANGI  ,
PERDERE  UN  FIGLIO  DI  SEDICIANNI
E ‘  UNA  TRAGICA  E  BRUTALE  REALTA  ‘ ,
MA  TU  NON  PUOI  RIDURTI  IN  QUESTA  PIETOSA  SOFFERENZA  ,
SE  LUI  ORA  STESSE  DAVANTI  AI  TUO  OCCHI 
TI  DIREBBE  :::  MAMMA  NON PIANGERE  PER  ME  ,
SAI  ,  IO  ORA  STO  BENE  DOVE  MI  TROVO ,
MA  TU  NON  DARTI  TUTTO  QUESTO  DOLORE  ,
SORRIDI  ALLA  VITA  PERCHE  ‘  TU  DEVI  SAPERE 
CHE  ANCHE  SE  NON  MI  VEDI
IO  TI  STARO  ‘  SEMPRE  ACCANTO  NEL  TUO  TERRENO  CAMMINO  ,
MAMMA  SORRIDI , IO  TI  VOGLIO  BENE  :::
ASCOLTA  IL  TUO  CUORE  ,
SENTI  QUEL  DOLCE  TEPORE  CHE  RIEMPIE  LA  TUA  ANIMA  ,
E’  IL  SOFFIO  LIEVE  DI  TUO  FIGLIO 
CHE  TI  DONA  SERENITA  E  GIOIA  DI  VIVERE ,
ASCIUGATI  GLI  OCCHI  E  SORRIDI  ALLA  VITA  ,
RIEMPI  IL TUO  CUORE  DI  MAMMA  DEL  SUO
MERAVIGLIOSO  SORRISO   ….
    carmelo  ferrè……15/09/2010