UNA DIAFANA ROSA

Come ombre d’acquario

luminosi sogni

sussultano in raggi

di caldo e leggero albore.

 

Sulla lontana spiaggia

un vitreo bagliore

adagio schizza

l’anima al suo risveglio.

 

Lampeggiano i pensieri

e sorgono vibrando

quando un soffio

scopre i semi al mattino.

 

Come l’uccello s’affretta

carpendo grani

così il cuore palpita

e si abbandona al sogno.

 

Ancora sorge il miraggio

e colora presto

le trasparenti spume

di uno strano e fantastico lago.

 

Ma quando infine la nave

supera l’incanto

l’amore è solo ombra

pallore di una diafana rosa.

 

15.12.2012 Ciro Sorrentino



VORREI AVERE

Vorrei  avere

l’umiltà di un fiore

che parla col profumo

ed il colore

che dona gioia

senza saperlo dire

e vive nel silenzio

il suo morire.

 

testo di: Marta Alberti

dalla raccolta: ” Commiato”

collana di poesia autogestita



Dolce madre

La tua vecchiezza

fragile e nobile

allo sguardo m’appare

 

la stringe il tempo

e si respira nell’aria

d’amore l’assenza.



PSICRONACA N” 18 ( BASTA , BASTA VIOLENZA ! )

L ‘  ALTROCE  DOLORE  DELLA  VIOLENZA
ATTANAGLIA  IL  CORPO  NELLA  SUA  INCOSCIENZA  .
IL  TERRORE  APPANNA  GLI  OCCHI  DI  LACRIME   AMARE
CHE  FERISCONO  E  BRUCIANO  PAROLE  SMORZATE
PIENE  DI  PAURA  E  SINGHIOZZI  AFFANNOSI .
L ‘ ALBA  GELIDA  ACCAREZZA  UN  CORPO  IMMOBILE
DI  UNA  DONNA  SEMINUDA  SPORCA  DI  SANGUE ,
DISTESA  SUL  GELIDO  PRATO  I  SUOI  SPENTI  OCCHI
GUARDANO  UN  CIELO  GRIGIO  E  MUTO  MENTRE
SUL  SUO  VISO  DUE  LACRIME  DI  SANGUE 
SEGNANO  LA  SOFFERENZA  DELL ‘ ANIMA .
DOLCE  E  SOAVE  E’  IL  SUONO  DI  UNA  DOLCE  RISATA
DI  UNA  BAMBINA  NEL  SUO  GIOCO  ,
BELLI  SONO  GLI  OCCHI  INNOCENTI DI  QUELLA  BAMBINA  ,
GIOCA  CON  LA  SUA  FANTASIA  NEL  FAVOLO  MONDO 
DORATO  DI  FAVOLE  INCANTATE  DI  RE  E  REGINE  ,
FELICE  CORRE  E  RINCORRE  FARFALLE  COLORATE
DA  MILLE  E  PIU’  COLORI  DI  ARCOBALENI  ,
SALTA  E  GIOISCE  NEL  DOLCE  TEPORE  DELLA  PRIMAVERA  NASCENTE  .
IL  MUTO  SILENZIO  DIVENTA  TERRORE  E
LE  GRIDA  DI  GIOIA  TUTTO  A  UN  TRATTO  SVANISCONO
NELLA  MORSA  DI  DUE  BRACCE  VIOLENTE ,
DIETRO  LA  GRANDE  QUERCIA  SECOLARE
LA  VIOLENZA  INSANA   STRONCA  PER  SEMPRE 
LA  SUA  INNOCENZA  DI  BAMBINA  .
STRINGEVA  SUL  SUO  TENERO  PETTO
IL  SUO  PICCOLO  E  DOLCISSIMO  TESORO ,
LO  COCCOLAVA  CON  TENERI  E  SOAVI  BACI
CHE  SOLO  UNA  MAMMA  SA  DONARE  CON  IL  CUORE  ,
PICCOLO  E  INDIFESO  ERA  NELLA  SUA  CULLA  CHE  DORMIVA   ,
FELICE  E  SERENA  PREPARAVA  LA  CENA  ,
MA  NEL  SILENZIO  DI  QUELLA  SERA  IL  PIANTO
DEL  TUO  PICCOLO  TESORO  ECHEGGIO  DISUMANO ,
SUL  BALCONE  DEL  QUINTO  PIANO  UN  UOMO
BUTTO  GIU’  SENZA  PIETA’  SUO  FIGLIO  ,
QUELL’  UOMO  SENZA  CUORE  ERA  SUO  PADRE .
AVEVA  SOLO  TREDICI  ANNI  BELLA  E  SPLEDENTE
COME  LE  ROSE  DI  MAGGIO  A  PRIMAVERA  ,
RIDEVA  FELICE  PER  LA  GIOIA  DI  ESSERE  AMATA 
UNA  SERA  UN  INVITO  AD  UNA  FESTA DA  PARTE 
DI UN  CARO  E  AFFETTUOSO  AMICO E  LE  PORTE DELL ‘ INFERNO
SI  DISCHIUSERO  AI  SUOI  ATTERRITI  OCCHI  ,
PRIMA  PICCHIATA  SELVAGGIAMENTE   E  POI
STRUPRATA  DA  UN  BRANCO  DI  LUPI  INFEROCITI E
AFFAMATI  SOLO  DI  SESSO  E  VIOLENZA  CARNALE  .
IL  PRIMO  SOLE  DI  MAGGIO  OGGI  ILLUMINANO 
UN  GIARDINO  DI  ROSE  MACCHIATE  DI  SANGUE
E  TRA  QUELLE  ROSE  SOLA  UNA  NON  RISPLENDE  PIU’
ERA  BELLA  E  SOAVE  COME  UNA  ROSA ,
MA  ORA  NON  RISPLENDE  DELLA  SUA  BELLEZZA
E’  APPASSITA  AL  SORRISO  DELLA  MORTE  .
NON  AVERE  PAURA  SI  PUO’  ,
MA  SE  HAI  SETTE  ANNI  NON  PUOI  NON  AVERE  PAURA  ,
SI  ERA   PERSA  TRA  GLI  ALBERI  DEL  BOSCO 
E  GIA’  LE  PRIME  OMBRE  DELLA  NOTTE   SI POSAVANO  SUL SUO  CORPO  ,
PIANGEVA ,  TREMAVA  TRA  I  RUMORI  DEL  BOSCO  ,
LA ‘  TRA  I  RAMI  SECCHI  DI  UN  ALBERO  MORTO 
DUE  OCCHI DI  FUOCO  SPIAVANO  LE  SUE  PAURE  ,
UN  LUPO  DAL  MANTO  NERO  SI  PARO  DAVANTI  AI  SUOI  OCCHI ,
CON  UN  RAPIDO  BALZO  LA  AVVOLSE  TRA  IL  SUO  CALDO  TEPORE  ,
E  TUTTA  LA  NOTTE  LE  DIEDE  CALORE  E  SPERANZA  DI  UN  SORRISO  ,
I  SUOI  GENITORI  LA  RITROVARONO  ALL’  ALBA  CHE  ANCORA  DORMIVA
E  SUL  SUO  DOLCISSIMO VISINO  ERA  STAMPATO 
UN  DOLCISSIMO  SORRISO  DI  PACE  E  SERENITA’  …..
LE  LACRIME  RIEMPIONO  I  MIEI  OCCHI
MENTRE  UN  GRIDO  BRUTALE  IRROMPE  DALLA  BOCCA
::::  BASTA  VIOLENZA  ,  BASTA  STUPRARE  RAGAZZINE  ,
BASTA  VIOLENZA  SULLE  DONNE  E  BAMBINI  ,
BASTA  BASTA  , MA  IN  CHE  MONDO  VIVIAMO  ,
COS’  E’  QUESTO  MONDO   ,  BASTA  NON  NE  SI  PUO’  PIU’ ,
VIOLENZA  ,  C’ E’  SOLO  VIOLENZA  , 
DOVE  L ‘  UMANO  E’  DIVENTATO  BESTIA  E…….
LA  BESTIA  E’  DIVENTATA  UMANO   .
 carmelo  ferrè….24/11/2012         
  



Nella mia casa

Mi sentivo piccola

sommersa dalla vita

nella mia prima casa.

Non pensavo

che a quando sarei stata grande

per essere da sola

nella spiaggia.

Tutto era immenso normale

nella mia prima barca

forse perché

dal mio tenero padre guidata.



NEI LABIRINTI DEL TEMPO

Un riverbero di luci

schizza i vetri

e rimbalza lento

sulle offuscate pareti.

 

Risuona il canto

di una voce amata

e il brivido fende

i cristalli dell’anima.

 

Una strana volta di luci

gremita di sogni

si versa nella stanza

da troppo tempo oscurata.

 

Negli stranianti bagliori

di bianca scia

s’immerge la vita

e riaffiora l’obliato respiro.

 

Ed è un’onda sfinita –

sfuggente amore

di un fuoco perso

nei labirinti del tempo.

 

Così vanno i vascelli

e girano i volti

tra indefinite nebulose

dove si perde ogni memoria.

 

Ma l’ultima speranza

salta l’oscura fossa

e oltre il silenzio

cerca un azzurro sorriso.

 

07.12.2012 Ciro Sorrentino