L’ultimo treno // DALLA RACCOLTA “Alla bianca Colomba che è mia Madre”
Uno sventolio di mani –
presto i lucidi occhi
fissano l’azzurro fuoco
di una scoperta porta di pietra.
…Si innalzano gli uccelli
in fitto battito d’ali
spargendo nuvole piumate
che nascondono la terra al sole.
Un sibilo annuncia l’addio –
s’inoltra il solitario treno
spingendo uomini e donne
oltre la soglia dell’alba che trema.
…Sui rami vicini al tramonto
impazzano le foglie
cadendo in delirante pianto
su bricioli d’erba ormai bruciati.
In tanti piangono insieme
tra sassi e cespugli –
preghiere, baci, abbracci
rotolano erranti sotto la pioggia.
…Quale follia avvolge le ombre
nel precipizio del buio
che si apre improvviso
nelle fauci dei lupi affamati?
La dolorosa lancia del tempo
Ti ha colpito con furia
incenerendo la tua vita
sulla strada di un terrificante gelo.
05.04.2019 Ciro Sorrentino
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