OLTRE IL VANO CREPUSCOLO
Precipitarono gli uccelli
tra le sciolte ombre
nel caos di polveri
che ricoprirono la terra
dove i vibranti fiori
rimpiansero il tuo avvento.
Nel grigio della nebbia
vidi la tua immagine
muta e immobile
tra lastre di ghiaccio
che un tempo filtravano
le rosee tinte del tuo corpo.
Opalescenti piume
ancora scesero
con lento tremore
nel grigio cielo
che specchiava i rami
del mio selvaggio cuore.
Una coltre di ceneri
affiorò lenta
dalle febbrili onde
che si avvicinarono
con misteriose minacce
sui lati del nostro vascello.
Quando giunse l’oblio
i nostri cuori
si unirono per sempre
come sostanza di luce
oltre il vano crepuscolo
di una realtà senza passione.
04.06.2013 Ciro Sorrentino
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