ASSURDA NOTTE…
È questo lento crepuscolo
l’odiato specchio
del mio nulla.
Tocco l’impalpabile lastra
e cerco uno squarcio
l’anonimo varco.
Ma l’azzurro metallo
impercettibile sfera
è troppo distante.
Precipita la mia mano
trafitta aquila
nel suo volo.
Nella vertiginosa resa
schernisce il vento
con il suo sibilo.
Resto sospeso in questo buio
ricordando gli istanti
suggelli d’eterno.
Solo il cuore palpita ancora
come la prima volta
sul nostro “ti amo”.
In questa assurda notte
sento le nostre voci
echi d’amore.
Ma questo silenzio infinito
ghiaccia il mio cuore
come l’erba la neve.
19.09.2011 CIRO SORRENTINO
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