ESAGITATA APPRENSIONE
Come inquieto spettro,
la noiosa ed opprimente assenza
suscita
un risoluto dissidio,
nella confusa e indolente realtà.
Ingannevoli ed anonime forme,
tra dubbiose e aride attese,
espandono
nuovi e smisurati impedimenti,
quasi indeterminati e aridi segni.
Davvero l’insidiosa e fiacca apatia,
perduto confine del reale,
diviene
arcana incomunicabilità,
spietato e ambiguo presente.
Ormai l’opprimente sconforto
indistinta e accresciuta ombra,
consuma
dubbie e fiacche immagini,
nel misero sfinimento.
Anche l’inutile memoria,
nell’intricato presente,
incespica
come tedioso riflesso
di perduti e lacerati pensieri.
28.11.2010 Ciro Sorrentino
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