LA TUA MUTA PAROLA dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

Quando t’incrociai

compresi che presto

mi avresti vestito

con ali di polline e di seta.

 

Tu, figlia del sole,

sei il disco vermiglio

a cui volgo il pensiero

che nell’empia ora stinge.

 

La tua muta parola

dà forza al mio respiro

nascosto alle ombre

dei globi sospesi e dei fulmini.

 

04.12.2014 Ciro Sorrentino

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