UNA VOCE ANONIMA dalla raccolta “A Sylvia Plath”
Sarò verbo dell’anima,
specchio di versi
che vanno e tornano
dicendo il tuo infinito candore.
Un pianto di solitudine
sarà la mia voce
che di dolori è colma
senza il tuo giovane respiro.
Ti cercherò ovunque
nelle rose e nei tulipani
in ogni fiore che reca
vermigli i palloncini colorati.
Non mi giunge più niente
nell’altalenante vita
che senza canti e melodie
tutto ghermisce nella foresta.
Resto così, abbracciato
a una voce anonima
al tuo viso di polvere
sostanza di stella che amo.
10.11.2014 Ciro Sorrentino
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