LA MUTA DISTANZA dalla raccolta “A Sylvia Plath”
Cercavi un soffio,
e al cielo
volgesti il viso
segnato dal pianto.
Innocente,
pesante la vita
ti sorprese
e balzasti avanti.
Tu inseguivi
la muta distanza
che le ombre
rendono immensa.
Anch’io vado
e verso il mio canto
come il cigno
che attende la morte.
Ciro Sorrentino 11.05.2014
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