NOTTE DEI SOGNI
A lungo ho percorso
le spiagge dell’isola
che nelle cartine
è ignota ai reticoli
delle umane fedi
duramente schizzate
con il nero inchiostro
della pretenziosa ragione.
Al riparo tra dimore
di granitica roccia
nella frenetica attesa
della notte dei sogni
ho cercato il calore
dei marini tramonti
sciolti nella maestosità
degli inesplorati confini.
Nella vastità bruciata
dove del tempo
si perdono i pilastri
versavano sulle onde
mille fuochi di luci
e bruciavano subito
come schizzi cremisi
di ritmica pioggia amara.
La solennità dell’alba
si è riversata intensa
sui portici del sogno
e agli spettri ha donato
mistica immagine
e l’eterea essenza
dell’armonioso canto
in un lento motivo gitano.
Ma sotto quei porticati
accesi di sole marino
tra balze sabbiose
e interminabili dune
cresceranno mai i semi
che dell’amore sono
bruciante distanza
e d’azzurre onde la quiete?
12.11.2013 Ciro Sorrentino
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