LE TUE LIQUIDE MANI

Nel mio vuoto giaciglio

cerco il sonno

e aspettando

vedo ombre

che si alzano

nella penombra

esplorando il buio

alla ricerca delle tue dita.

 

Lentamente riconosco

i miei palmi tesi

che incontrano

le tue mani

ali di farfalla

che spuntano

dalla sbocciata notte

dopo un lungo peregrinare.

 

Se i miei occhi stanchi

mi dicono il vero

se la mia mente

non s’inganna

da quel varco

le tue liquide mani

impregnate di fuoco

si sono intrecciate alle mie.

 

Accarezzo i tuoi palmi

e li porto al petto

perché tu oda

l’acceso ritmo

del mio amore

e di esso l’ardore

che ci guiderà sicuri

oltre la soglia dell’eternità.

 

02.09.2013 Ciro Sorrentino

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