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Letteratura Poeti Famosi



ESILI FALCI DI LUNA

Fluttua il tuo bianco spettro,

oh mia luna che volgi

al tramonto,

esile come il filo

di un aquilone

perso nell’oscuro spazio.

 

Ah, quante disillusioni

hanno consumato

 il tuo sorriso,

e ora tristemente

continui a scivolare

oltre la frontiera del cielo.

 

Seguo il tuo giro

ma resto disorientato,

perché la mia anima

è così fiaccata

dalla spossante vita

da non poter risalire in alto.

 

Ah, mia luna, il tempo

mi ha strappato

dal tuo grembo materno,

lasciandomi da solo

in un oceano di ombre

e relitti di frenetici miraggi.

 

Il tuo declino è il mio declino,

la vita mi ha spogliato

degli ingenui sogni

e posso solo scendere,

sconvolto ed estraniato,

la prolungata scala del cielo.

 

Non c’è speranza di salvare

le tue esili falci

alle dense piaghe

del dolore, che spinge

ogni lucentezza di stella

nel puro mistero delle tenebre.

 

01.09.2013 Ciro Sorrentino

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