NELL’ACQUITRINOSA PALUDE

Svanirono nell’attimo

i nostri dubbi,

ed esultammo,

respirando aria

leggera e tersa,

in un’oasi

rischiarata dal sole,

con azzurri sbuffi di fumo.

 

Ci tuffammo

in un oceano di luci,

nuotammo così

nella purezza dei sogni,

e le nostre ombre

si animarono

nel festoso mattino

dei cinguettanti uccelli.

 

Ma l’orologio del tempo

invertì il suo giro,

un altro cielo

oscurò i navigli

ormai caduti,

nell’ansa del dolore,

sui limacciosi scogli

dell’acquitrinosa palude.

 

22.05.2013 Ciro Sorrentino

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