Aquilone

Non voglio vederti diversa da così:

un aquilone spinto dalla forza dei colori.

Sei tu che raccogli la spinta

del soffio delle mie emozioni.

E il tuo volo diventa la mia musica

il tuo sorriso la vela che mi spinge.

Sincero, libero, pulito e semplice

il tuo sorriso non ha padroni.

Se chiudiamo gli occhi insieme,

lo vediamo quel quadro di Chagall.

Ci riguarda, ci dice la verità,

ci viene incontro, diventa grande,

immenso,

ci circonda,

ci attraversa.

E poi tu voli

mentre io finalmente

mi sollevo.

(Vincenzo Buonaiuto 27.5.2013, 12:49:41)



DUNE DI SABBIA

Nell’infinita vertigine

sorsero

le torri

di un castello

sulla vetta

che lambisce il cielo.

 

Ma il fortino

fu sepolto

da dune di sabbia

che il vento

compose

con empio distacco.

 

Screziati i veli

dalla foschia

giunsero

alle nostre acque

per la buia notte

del dolente e triste saluto.

 

24.05.2013



NELL’ACQUITRINOSA PALUDE

Svanirono nell’attimo

i nostri dubbi,

ed esultammo,

respirando aria

leggera e tersa,

in un’oasi

rischiarata dal sole,

con azzurri sbuffi di fumo.

 

Ci tuffammo

in un oceano di luci,

nuotammo così

nella purezza dei sogni,

e le nostre ombre

si animarono

nel festoso mattino

dei cinguettanti uccelli.

 

Ma l’orologio del tempo

invertì il suo giro,

un altro cielo

oscurò i navigli

ormai caduti,

nell’ansa del dolore,

sui limacciosi scogli

dell’acquitrinosa palude.

 

22.05.2013 Ciro Sorrentino



IL SACRIFICIO DELLA ROSA SCARLATTA

Un nero mantello,

sorto dal nulla,

avvolse

la campana

che il rintocco

abbandonò sospeso.

 

Si chiuse

la terra,

 e ingrigirono

i grani,

troppo presto

precipitati dal guscio.

 

Cadde la grandine,

picchiettando

 le spighe

che affondarono

nel fango

dell’argilla gialla.

 

Nubi nere

s’addensarono,

e nell’oscurità

presero

lo scrigno sigillato

di una rosa scarlatta.

 

Incontenibile il vento

lo aprì,

schizzarono

lacrime

dal suo cuore

che custodiva una rosa.

 

Si sparsero

i ricordi nei petali,

sui monti

piccoli albori

affievolirono

nel cielo in tempesta.

 

Sull’altare

 delle gelide selci,

rosse lacrime

coprirono i semi

dei lividi pollini

strappati al loro futuro.

 

 21.05.2013 Ciro Sorrentino



STRUGGENTE RIMPIANTO

Intreccio le mani

e sogno il fuoco,

la vibrante fiamma

che divampò,

fondendo

i giorni e le notti.

 

Lontani ricordi,

ombre d’amore

svaporano senza vita

nel gelido fuoco

dei carboni persi

sotto le disfatte nuvole.

 

Collassa il sole,

l’astro morente,

che, nel suo delirio,

rammenta,

quando liberi

si incontravano i venti.

 

Ah, respiro dell’anima,

pallido respiro

che nell’affanno

 ti ritrovi sperduto,

i tuoi sussulti

fluttuano nel silenzio.

 

Come un gabbiano,

in volo colpito,

sei caduto,

e sugli spenti fiori

ti trascini

perlustrando invano.

 

Forse mai conoscerò

il tuo bacio,

e le rosee labbra

che sfioro

in calde lacrime

di struggente rimpianto.

 

18.05.2013 Ciro Sorrentino



ONDA DI LUNA

Giungesti smaniosa,

mia onda di luna,

ed entrarono

i tuoi venti

dal taglio dell’anima,

portandomi

verdi e tremanti foglie.

 

Ah, le tue acque,

inondarono

il mio petto,

come pioggia

di accese frecce,

scagliate

sul respiro dell’anima.

 

I tuoi festosi baci

mi sfiorarono

come pollini

sulle ali di una farfalla,

quando sfinita

riposa  immobile

nel calice del disperato.

 

Trasalì emozionato

il mio cuore,

e i tuoi occhi,

 con fervida luce,

scrutarono i miei,

accendendo il fuoco

come una fedele vestale.

 

17.05.2013 Ciro Sorrentino