Il lago Dorato

 

 

Sul  lago dorato  riflettono

strane immagini rossastre,

e il  movimento dell’acqua

sembra assecondare le ombre

e i capricci di un’anima triste,

che fare se non scrivere

del nostro amore,

con quell’acqua porpora come

inchiostro e rubare le carezze

delle sue onde.

Ho chiuso gi occhi è con la mia

immaginaria penna scrivo:

“ amore, amore caro

questo tramonto è il nostro,

con esso

abbiamo decorato i nostri sogni,

abbiamo fermato il tempo,

 la foglia cadente resta

sospesa nell’aria

come fosse retta da una mano invisibile,

gli uccelli fermano il loro volo,

l’acqua diviene ghiaccio,

tutto è in attesa

dei nostri baci  e delle promesse

reciproche di eterno…”

ma non è cosi,

non è realtà, non è un sogno,

ne fantasia è solo il

capriccio di qualcosa che voleva essere

e non sarà mai.

Un  ghigno odioso adesso  ricopre il lago,

con il  fruscio delle sue acque

si accosta allo stridio metallico

degli erranti volatili,

e insieme compongono

con ferinità,

una malinconica melodia

per la nostra immaginaria felicità.

 



IL SORRISO DELLA TUA TERRA

Stretto all’albero

della mia nave

ho varcato la notte

tra le buie onde

a tratti chiazzate

d’intenso carminio

e squarci d’azzurro.

 

Nel fasto dell’alba

ho sorriso

distinguendo l’isola

germogliata

tra verdi fronde

schizzate da spume

di fulgida porpora.

 

Così i miei occhi

tinti di nero

si sono persi

nel lucente rubino

che ha acceso

queste mani tese

al trionfo della tua terra.

 

30.08.2013 Ciro Sorrentino



.



GEOMETRIE D’IMMENSO

 

 

Ho visto Dio

riposare

su un cuscino

di illanguidite stelle.

 

I suoi pensieri

si alzavano in volo

alle carezze

di un oscuro vento.

 

Si è fermato così..,

ad ascoltare

il richiamo

nei tremori dei cuore.

 

Cuori stanchi,

stanchi di soffrire

e di inseguire

una sfuggente realtà.

 

…La sofferenza

si è dipinta

nella fede eterna,

in un infinito sperare.

 

Come impietosito

 si è donato

alla luce di luna

che brilla d’immenso.

 

E quel profumo

ha seminato il fuoco

nei bui pensieri

dei cuori amareggiati.

 

Così sul pentagramma

dell’anima

ha disegnato

 geometrie d’immenso.

 

29.08.2013 Ana Valdeger



NEI LUCENTI CERCHI

Sono crollate

le dighe

e stille d’amore

purificano

le oscure memorie

muovendo

i nostri ruscelli

verso l’azzurro mare.

 

Le nostre vite

guizzano

come pesci

d’argenteo dorso

che tessono fili

disegnando

sulle terse acque

vortici di rossi cuori.

 

Nei lucenti cerchi

si immerge

il nostro desiderio

come spuma

di perlacea tinta

che cerca

 la verde isola

infiammata dal sole.

 

28.08.2013 Ciro Sorrentino



Fine di un’estate.

Di un grande amore nulla è rimasto,

solo lievi e labili tracce,

disseminate in un crepuscolo

oscuro e straziante,

e il mio cuore non è che il vuoto

contenitore di antiche gemme,

immolate come foglie cadenti

dagli alberi incupiti

dall’incombente autunno.

 

Mai tanta sofferenza ebbi a patire,

nelle mie mani tremule

ancora umide di salate lacrime,

accartoccio il foglio colorato

sul quale c’è scritto  la fine di un amore,

grande è sfortunato,

e intanto il sole invia i suoi ultimi raggi

quasi a  invogliarne il distacco.

 

La tua immagine sinuosa si flette

e si confonde armoniosa

con la fresca brezza del vento

e nel tendere le mie mani mi accorgo

che altri non è che la frugale

illusione di un effimero miraggio.

 

Alzo gli occhi al cielo ed un geometrico

volo di uccelli si appresta a  varcare

l’immenso oceano portando con se

quel che rimane di una stagione calda

e malinconica, triste e lacerante.