DONNA DELLE MAGIE

Donna delle magie,

vorrei innaffiarti con l’acqua del desiderio

e poi ararti col concime dell’amore.

Pianta splendente che porta frutti,

e fiori inebrianti di fragranze uniche.

Donna delle magie,

verdeggiante e rigogliosa

nel tuo sorriso aleggia il tuo mistero,

nei tuoi rami trovo l’ombra che mi dà riparo,

dal tuo tronco sgorga il succo,

che da sollievo alla mia sete

ardente, impetuosa e perenne.

Lascia che a te io venga

e succhi quest’essenza divina,

che come un premio

sai donare all’innamorato

che la sa cercare.

Intricata e contorta

ma viva e generosa sempre,

inebria ancora i miei sensi

e dammi ogni giorno e ogni ora

amore, un pezzetto di te



NEL SEGNO DELLA SACRALITÀ

In questa notte di luna

intorno al lago

cantano le ninfe

inneggiando

il sospirato ritorno.

 

Gli argentei riflessi

del luminoso cerchio

tremolano

sulle loro bocche

in luminescenze sonore.

 

D’improvviso compare

dal bosco Nàiade

che brilla fluttuando

tra i docili rami

di una maestosa quercia.

 

Un divino bagliore

si sparge

sulle verdi fronde

che si agitano

salutandone la bellezza.

 

Cade dal cielo

una limpida stilla

d’umido amore

e lei apre le mani

nel segno della sacralità.

 

03.09.2013 Ciro Sorrentino



SUL VERDE COLLE

Come la sete

trascina

alle briose acque

e l’oceano

fa vagheggiare

la calda terra

così il vuoto

fa scoppiare

sussulti d’amore.

 

Allora aneliamo

la sciolta brina

che carezza

la dolce corolla

del fiore lucente

dove l’ape

mormorando

sosta per fare

il suo pieno di vino.

 

E liberiamo

gli uccelli

che volano

sul verde colle

dove cantano

le geometrie

dell’empireo cielo

sempre evocate

 dai sogni d’amore.

 

02.09.2013 Ciro Sorrentino



MA ALLORA CHI SIAMO?

Tante volte allo specchio

turbati e ansiosi

ci affrettiamo

sfuggendo i nostri occhi

e la vita che palpita.

 

Sì, la vita che ruggisce

e vorrebbe riempire

di gioia lo spazio

che coloriamo di nebbia

fusa ad altra nebbia.

 

Quando per un attimo

incrociamo la nostra anima

lo smarrimento sale

e non diamo ascolto

a questa strana visitatrice.

 

E vediamo altri mondi

e le acque rivestirsi

d’insolito azzurro

e fuochi sui comignoli

e sentiamo l’aria frizzante.

 

Ma allora chi siamo?

Chi è quello laggiù

che vuole comprare un fiore

un misero fiore reciso

ai campi amati dalle api?

 

02.09.2013 Ciro Sorrentino



LE TUE LIQUIDE MANI

Nel mio vuoto giaciglio

cerco il sonno

e aspettando

vedo ombre

che si alzano

nella penombra

esplorando il buio

alla ricerca delle tue dita.

 

Lentamente riconosco

i miei palmi tesi

che incontrano

le tue mani

ali di farfalla

che spuntano

dalla sbocciata notte

dopo un lungo peregrinare.

 

Se i miei occhi stanchi

mi dicono il vero

se la mia mente

non s’inganna

da quel varco

le tue liquide mani

impregnate di fuoco

si sono intrecciate alle mie.

 

Accarezzo i tuoi palmi

e li porto al petto

perché tu oda

l’acceso ritmo

del mio amore

e di esso l’ardore

che ci guiderà sicuri

oltre la soglia dell’eternità.

 

02.09.2013 Ciro Sorrentino



LACRIMA DI RUGIADA

 

In questo mondo

di misere anime

e campi abbattuti

lacerati dalla guerra… 

 

I fiori piansero

lacrime di rugiada

in una terra arida

ormai dimenticata. 

 

Invocai l’Eterno

e urlai al mio DIO

egli udì la mia voce

dalla sua dimora… 

 

La terra fu scossa

tremarono i fulcri dei cieli

furono smossi e scrollati,

formando nuvole nere. 

 

Supplicai ai cieli,

un po’ d’indulgenza

e profumo di rosa

inebriò la mia mente. 

 

Un corpo celeste

soavemente si adagiò,

prese la mia mano

spogliando i miei fremiti. 

 

Il sussurro dell’angelo

accese il mio cuore

sciolse le mie afflizioni

germogliando l’amore. 

 

Se era un sogno

o qualche abbaglio

sotto una fine pioggia…,

il tempo si fermò.

 

Ana Valdeger 02/09/2013