LE MIE PICCOLE LUCI

Sono tra le tue lenzuola,

mia oscura solitudine,

tu, che della notte sei regina,

abbracciami ora,

ora che il giorno mi ha lasciato.

 

Tu che sei la sola realtà

che all’uomo è specchio

aiutami a dimenticare il giorno

e il tepore dei raggi

del suo inebriante mattino.

 

Spingimi nelle tue brume

coprimi affinché non veda

il luminoso cielo

quando l’aurora sale

sbiancando le verdi colline.

 

Accoglimi e innamorami

con i tuoi paesaggi

che danno la visione del tutto

quando le mie piccole luci

vibrano tremolanti

nella marea delle più vaste notti.

 

04.09.2013 Cinzia de Rosis



NEL DIASPRO DESERTO

Se nell’immenso

vedrò la sfera

del tuo respiro

non avrò più fame

né sentirò la sete

perché tu sarai

la mia oasi d’amore.

 

Io sarò la tua terra

e tu il sole d’oro

che a sera

stenderà

il purpureo volto

sulle bianche pareti

della mia anima.

 

Il tuo bacio

sarà preziosa estasi

caldo sfioro

di labbra innocenti

che imprimerà

nel cuore

luce di ametista.

 

04.09.2013 Ciro Sorrentino



Il Babau

 

Oggi il mio sogno è sfavillante di stelle,

attirano la mia attenzione con

magistrali piroette e seducenti sorrisi,

mi  corteggiano e invogliano ad un sorriso

il mio volto ormai pietrificato,scarnito incapace

di rivolgere all’insù gli angoli della mia bocca.

 

Briciole luminescenti di stelle irrorano

Il mio corpo ed i suoi semi

fecondi cospargono la parte buia del mio corpo

proteso con stoica rassegnazione

all’irriverente oblio di un passato che già fu

ambizioso e felice.

 

Uno strano languore gratta la mia anima e la

leggera patina di nero che la ricopriva

ora è svanita…dissolta, Dio mio quanta luce

è accecante e il ghigno del babau cede al

cabalistico disegno del Signore, ora finalmente

non ho più paura, ho scacciato i miei demoni.



UN’ESTATE INTERMINABILE

Come l’ape s’attarda

intorno ai petali

d’un nuovo fiore

prima di perdersi

nel calice dei profumi,

 

così teneramente

si uniranno

le nostre labbra

ignote e sognanti

dopo un lungo delirio.

 

All’aurea coppa

berremo inebriati

un vino mai distillato

ma da sempre

spumeggiato in noi.

 

Come esaltata

dal liquoroso polline

vola l’ape al cielo

dove il blu e il rosso

si scoglieranno in eterno,

 

così nel nostro Eden

io e te vivremo

un’estate interminabile

che riscalderà l’aria

per le ubriache farfalle.

 

04.09.2013 Ciro Sorrentino



GLI ARCANI DELLA VITA

Quando il vortice

del fatale tempo

cesserà di roteare

forse troverò

le giuste risposte.

 

Allora le enormi onde

saranno gocce

di un’eterna fonte

che tutto avvolge

e spiega con l’amore.

 

Una calda pioggia

monderà l’aria

dalla fredda oscurità

che nascose

ogni frugale gioia.

 

E si dissolveranno

i miei fantasmi

che gemono intorno

scuotendo

spossanti catene.

 

Nel chiaro splendore

dell’ignoto cielo

si alzeranno gli uccelli

e voleranno sicuri

alla primigenia sponda.

 

04.09.2013 Ciro Sorrentino



TRA SINISTRE ONDE

Nei giorni

che seguono le notti

nei tramonti

che aprono le sere

il nostro amore

sempre ruggisce

come tigre

che giace ferita

in un antro

e si sente affogare

nell’imprendibile

scorrere del tempo.

 

Una maledizione

ha scatenato

l’immane furia

di questo diluvio

che dilania

tra sinistre onde

lo spazio e le cose

e le nostre mani

che si stringono

nell’immensità

oltre il sordo fragore

della gravosa pioggia.

 

04.09.2013 Ciro Sorrentino