IL PRIMO SEME

Quando l’azzurro e il grigio

lasciano il cielo

all’onda d’oro del mattino 

salpa la nave,

e volano i pensieri,

spiegando bianche vele.

 

Sulle gelide e fiere acque,

fatali specchi

d’oscuri crepuscoli,

si apre il cielo,

e della nuova terra

s’intravede il nitido riflesso.

 

Maestoso è il suo confine,

e, nel rigoglioso bosco,

sogno il mio riparo,

immaginando

un sontuoso trono

di ramoscelli e spago.

 

Sono quel sogno,

e fisso la mia insegna,

il primo grano,

aspettando si dissolva

la fitta della neve

sull’uscio del mio castello.

 

Ah primavera,

in Te

s’accenderà la vita,

ed io, stupito,

oblierò l’angoscia,

la muta pena in cui annego.

 

 28.09.2011 CIRO SORRENTINO 

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