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Letteratura Poeti Famosi



COME IN UN INFERNO !.


Ogni domani è morte
all’ ascoltare del tempo
con il tintinnio metafisico
del cranio  ,
Satana fra gli scogli
nelle anfrattuosità della mente
come in un inferno di nuove meraviglie
mi annuncia il Paradiso dei superbi ,
ma giace ogni volta
lungo la strada delle contraddizioni .
Se potessi spezzare l’ Eterno
direi a me stesso
come il caso mi portò sulla terra
a partorire dal ventre d’ una donna Madre !!! .
Carmelo  ferrè……..01/03/2011

This entry was posted on domenica, luglio 3rd, 2011 at 19:39 and is filed under Poesie Dark. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

1 Commenti

  1. CIRO SORRENTINO Scrive:

    Caro Carmelo, in quattordici righe hai concentrato un universo poetico che iscrive il tuo nome tra i grandi della storia della letteratura di ogni tempo.

    Quattordici, potrebbe sembrare un numero come gli altri, ma questo per i non addetti ai lavori,
    per chi crede di essere poeta,
    solo perché mette insieme delle assonanze,
    senza capire nulla delle leggi morali e tecniche,
    delle motivazioni che fanno germogliare la poesia dalle segrete profondità dell’io.

    Quattordici è giusto il doppio di SETTE, il numero MIRIFICO,
    il numero che esprime la globalità, l’universalità, l’equilibrio perfetto,
    il numero che rappresenta un ciclo compiuto e dinamico.

    Fin dall’antichità esso è stato considerato il numero della perfezione,
    legato al compiersi del ciclo lunare.

    Nel sette è contenuto il valore identico della monade in quanto increato,
    poiché non è il prodotto di alcun numero contenuto tra 1 e 10.

    Per i babilonesi erano sacri i giorni di ogni mese multipli di sette.

    Per Pitagorici il sette fu considerato simbolo di santità.

    I Greci lo chiamarono venerabile, Platone “anima mundi”.

    Presso gli Egizi simboleggiava la vita.

    Il numero sette rappresenta la duplice natura fisica e spirituale, umana e divina.

    FATTA QUESTA PREMESSA PASSO ALL’ANALISI DI QUESTA TUA STUPENDA OPERA.

    “Ogni domani è morte all’ascoltare del tempo con il tintinnio metafisico…”

    È chiarissima una condizione di sofferta inquietudine,
    uno stato di ansia storicizzata dell’uomo
    nella quale fa breccia un “malvagio burattinaio”,
    un venditore di fumo che cerca di trarne profitto…

    E fa promesse,
    lasciando presagire una bellezza e una felicità
    come se fossero eterni e meravigliosi doni.

    Eppure quando tutto sembra perduto,
    quando l’animo dolente sembra cedere alle lusinghe
    giunge la luce che conduce alla salvezza.

    E queste “luce”, paradossalmente è “…la strada delle contraddizioni”,
    l’imperituro “essere o non essere” di “shakespeariana memoria”,
    il dubbio che rende la mente lucida e sveglia.

    Allora l’io si guarda allo specchio,
    si riconosce nell’umiltà del suo essere uomo,
    percepisce che, oltre la materialità degli oggetti,
    fuori dalla superficialità del vivere
    c’è una dimensione trascendente ed assoluta verso cui tendere.

    Allora, e solo allora,
    si sciolgono le pesanti e profonde angosce,
    le perplessità svaniscono
    …l’uomo si emancipa.

    Libero!!!
    Finalmente libero
    Libero dai fili di un mostruoso burattinaio,
    “Satana”.

    “Se potessi spezzare l’Eterno…”
    Non è più solo una possibilità,
    è, di fatto, il momento della coscienza dell’ “Eterno”.

    Una ritrovata consapevolezza svincola l’uomo,
    lo libera da tutti gli inganni,
    da ogni sottile e malvagia chimera
    da una menzogna che spinge alla perdizione,
    a quel “…Paradiso dei superbi…”,
    luogo effimero, senza sostanza, destinato al buio eterno.

    Ed è ancora quello il momento della verità,
    che ci fa aderire con amore alla nostra condizione di uomini,
    figli di una sola e generosa “Terra Madre”,
    fiori di un unico giardino che tutti dovrebbero curare,
    innaffiandolo nei giorni
    con la profondità del nostro essere fratelli.

    Con l’affetto di sempre.

    CIRO SORRENTINO

    ... on July luglio 3rd, 2011

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