La corsia e l’ospedale.
La corsia e l’ospedale.
Quanto lungo è il corridoio
della sofferenza,
alla fine della dolente corsia
una piccola statua di
una dolce Madonna con in seno
il Piccolo Gesù,
e quanti fiori,
alcuni di plastica,
altri dalla fresca fragranza
come a voler esorcizzare
dolori e paure del donatore.
Tutto ciò mi rende vile
e crucciato per ciò
che soffro,
e rende la mia anima
ed il cuore freddo
e mortificato,
e spingono folli lacrime
sul mio volto perchè
mi compiango ed il mio
sudario non è più tale,
sono fra i fortunati
che ancora riconoscono
il sobrio sapore della vita
e dei suoi trastulli
inutili ed effimeri,
si la vita ed il dolore.
Giunge la sera, la mia sera,
dal mio letto odo
lamenti e preghiere,
Signore fa che il mio amore
per l’umanità sia simile
a quello dei miei cari,
e che la mia empietà
svanisca nel nulla, poichè
paura ansia mi tormentano.
Ti prego parlami di serenità
e del tuo mondo, ho
desiderio di nuove speranze,
e fa’che la mia sofferenza
sia tenue e silenziosa.
Raffaele Feola Balsamo.