Cuor malato.
Cuor malato.
Avulsa
e agognante
tal donna,
vive all’addiaccio
ed è annoso
il suo martirio.
Bieco e gioioso
il suo cor
tutt’ altro
che civettuolo,
suvvia quanta
dedizione
nel tuo empio
ed emaciato
affetto,
eppur t’amai.
Son farraginoso
e testardo ma
quanto scalpore
per un bacio
gagliardo
è mirifico.
Nottetempo
volli sognarti
e vidi
il tuo volto,
mia donzella
era pari pari
all’opalino giallo
e poi grigio,
la tua é protervia…
null’altro
mia cara.
Vado tesoro
vacuo e folle,
il tempo non
aspetta tempo,
solo biasimi
o rimbrotti
che dire oltre
son sciatto
e inconcludente,
ma io volli amarti
a tutti i costi
ed ora il mio cor
è sopito e torvo.
Raffaele Feola Balsamo.
This entry was posted on domenica, agosto 26th, 2018 at 11:38 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.