Che follia.
Che follia
Specchio ..specchio delle mie brame,
chi è la più bella del reame?
Ma sei tu
avvenente terra
disfatta dell’uomo,
sconfitta della sua
insana ingordigia,
egli non ha mele da avvelenare,
ma terreni.
Che stupidi esseri,
ti sbeffeggiano
iniettando veleni
e frutti del male,
cinici e crudeli
assassini di se stessi
e propulsori di un opera magna,
accoppare prima
che l’anima …il corpo.
Ignobili e inconsapevoli,
inconsci e folli,
sappiate uomini che manco
della vostra vita
siete padroni,
che ben venga il dio del male,
ora siamo pronti per
goder dei frutti
irresponsabili
della vostra avidità.
Raffaele Feola.
This entry was posted on sabato, ottobre 22nd, 2016 at 19:57 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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