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Letteratura Poeti Famosi



Non fuggire.

Non fuggire.

Frugo ansioso fra le vecchie foto,
una e poi una, son piene di serenità,
e quanti sorrisi, e abbracci e baci,
oh si ricordo il mio volto è rasente
a quello di una donna felice,
quanta innocenza, quanti battiti,
e tutti per me, per noi.

Quanto gusto giunge nei miei occhi,
quanta musica captano le mie mani,
quanta colori arrivano al mio udire,
quanta luce recepisce il mio naso,
che confusione, con la mia donna
tutto era diverso, come un sogno.

Testardo destino, ingrato e insolente,
non celarti nel silenzio del tempo,
la mia anima saprebbe trovarti,
i tuoi capricci simili a quelli di un Re,
dominano i miei sensi confusi,
una volta vispi silenziosi e guizzanti,
ora sornioni e silenziosi.

Declina i tuoi doveri sterile futuro,
sii cauto e percorri il mio autunno
con cauti impulsi, non aver fretta,
aspetta che le foglie vadano giù,
che gli uccelli inizino smaniosi
il loro lungo viaggio.

Ora son brevi i sorrisi, come i giorni,
e raffiche di nulla accompagnate
da musiche silenziose suonate da
abili mani senza dita, e il cuore dirige
melodie malinconiche e guida il triste
concerto con leggeri battiti di mani.

Raffaele Feola.

This entry was posted on sabato, ottobre 22nd, 2016 at 14:44 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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