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Letteratura Poeti Famosi



Il mercato d’oggi

Mercoledì,
giorno di mercato.
Attorno alla piazza che l’ospita
una folla traboccante tra bancarelle
dagli odori variegati e dai mille colori,
stesi come sulla tavolozza del pittore.
Artigiani che a voce alta richiamano
l’attenzione dei clienti con
frasi smozzicate, senza capo e nè coda.
Un mormorio crescente fatto
di esclamazioni di meraviglia,
di trattative frenetiche, di lamentele,
di bambini piagnucolosi.
Uno scusarsi continuo, pestoni dati e ricevuti.
Anziani che roteano il bastone
a mò di minaccia per lo spintone involontario.
Donne adulte e non, con voci da soprano
o profonde da basso, ceretta da poco fatta per le signore,
peluria appena accennata per le sbarbatelle
vestite stile Barbie o Winx.
Puzza di uomini con il toscano fra i denti
e coppole di traverso.
Sferraglio di biciclette incastrate con
passeggini a uno, due, tre posti
accompagnato da insulti tipo:
“Non ci vedi?… Che ti cascassero gli occhi”.
Con risposta tipo:
“Complimenti, non le manca certo la fantasia
nè la padronanza della lingua”.
Controrisposta tipo: “Vuoi due ceffoni?”.
Una Babele.
I visi sorridenti all’entrata si tramutano
in visi paonazzi al centro del mercato.
A tre quarti si cerca l’elmetto per passare alle vie di fatto.
A fine mercato è trance agonistica,
stressati, da ricovero ospedaliero.
Calma, tranquilli è finita l’Odissea, si torna a casa.
Oh!! No… chi s’incontra? La vicina impicciona.
Ricominciamo:
Mercoledì,
giorno di……………..

This entry was posted on venerdì, settembre 18th, 2009 at 09:55 and is filed under Poesie Varie. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

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