LA VOCE. ( LA COSCIENZA .)
Il sentiero di terra nera
rallenta i miei passi
che insicuri cercano
cespugli d’ erba ,
ho scarpe consumate
e piedi stanchi
ove si perdono le tracce
di ogni mio rimpianto ,
ma la voce che risuona in me
mi parla di un tempo che fu
vissuto nella notte dei tempi ,
sprechi di gioventù e
sogni senza ideali
dove l’ insolito di un blu
si mischiava al rosso
di un intenso tramonto
senza lacrime .
L ‘ alba s ’ affaccia al giorno
che si leva e trattiene
un tempo che non mi appartiene ,
la voce continua la sua cantilena
tra flutti di una marea sospesa
che non ha più presente di esistere
dove l’ immagine di me stesso
sorregge e abbraccia inconsapevole
pensieri della mia vana esistenza ,
alzo lo sguardo al cielo
e prego un DIO che non ho mai avuto
e nell ’ impasto di strane emozioni
il delirio della mia anima
si nasconde nel movimento del tempo .
Mi abbandono a un silenzio
che rapisce la voce che è in me ,
come una cantilena senza suoni
la voce nuda
si snoda nella mia gola ,
implacabile reclama i peccati
che restano sospesi
sulle lenzuola della mia pelle ,
come aghi di sete invisibili
mille mani reclamano
con avidità le mancate parole
che dalle mie labbra illanguidite
bravavano solo sesso e
mentre la voce reclama se stessa
la mia mente confessa
gli addii senza perdono .
Il sentiero intreccia i miei passi
che cercano inutilmente un ciuffo d ‘ erba ,
senza pietà la voce in me
riprende la sua cantilena aspra e dura
mi riporta ai cieli di novembre
dove foglie secche e gelide
mi facevano compagnia nutrendo la mia anima
che cancellava l’ ombra della mia coscienza
circonfuso dall’ odio di un bacio freddo ,
metaforica e cruenta la voce
si sazia per l’ ultima volta la mia coscienza
nutrendosi delle ore senza tempo ,
disteso nel vuoto i passi si fermano
e nel subbuglio della mia esistenza
la voce tace nel mio ultimo respiro .
carmine16…..24/08/2015