Il mio bianco amico.
Il mio bianco amico
Quanto bianco candore
nei ciuffi di tal
morbida neve,
svolazzano volteggiando
e irriverenti fra la
bianchezza dei miei
capelli, e il mio
pronunciato naso,
imponente
e insaziabile
ne afferra a bizzeffe.
Vorrei realizzare
un fantoccio di neve,
un amico benevolo
e paziente, con cui
dialogare e confutare
postulati e assiomi,
dire del Creato
e del suo Re
e forse finalmente
il grande silenzio,
l’ inutile domanda di
sempre si lenirebbe.
quietando per sempre
la mia anima e il
mio confuso cuore.
Ma è già sera.
Il mio pupazzo ha
freddo, gli infilo
i miei guanti,
la rossa sciarpa e
il caldo cappellino
costellato di strani
colori e buffi pon pon .
Nell’andar via
scorgo due
piccole lacrime di
ghiaccio effuse da
occhi senza pupille,
dono per un amico
che egli non vedrà mai più.
.