A Plath.
A Plath.
Quanta strana inquietudine,
ho indossato il mio abito più bello,
ma son solo e rimarrò tale, amor mio
a nulla vale amarti, mia unica speranza
ma tu sei nelle braccia del Signore,
io son rimasto solo e senza rispetto,
ho perso garbo e amore e quanta nostalgia.
Ho un vestito nero e aspetto amor mio,
no no tu non mi conosci, ma amo le tue
frasi e forse comprendo il tuo addio feroce,
infilo un bianco fiore nell’asola e son
convinto del tuo abbraccio, che mentecatto.
Mi amerai, si no si no si no,
non finiscono mai questi maledetti infiniti petali,
ma son sicuro del tuo rigetto
per coloro che sanno di nulla e son futili,
dai se vuoi posso fermare il tempo e la vita.
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This entry was posted on domenica, novembre 9th, 2014 at 20:06 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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