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Letteratura Poeti Famosi



La mia Dea.

La mia Dea.

Devo avere garbo con la vita,
così la morte quando fatidica giungerà,
altro non avrò che piccoli rimpianti.

Dai abbiate cortesia con Colei
che di nero veste e rotea la sua lucente falce,
ella verrà quatta quatta,
ma decisa e impertinente.

Ho preparato il mio bagaglio,
nella mia piccola valigia di cartone
ho messo solo quel pezzetto di cielo blu,
testimone silenzioso del tuo unico bacio
e l’audace primo approccio,
che incantevole ebbrezza
e che mirabile visibilio.

Dea dell’estasi e del dolce sentimento
dimmi tu perché la mia diletta seduttrice
mi si concedeva con ardore e veemenza,
e poi divenne riluttante da tanto amore,
ora posseggo un abbondante amore
e tracima incontenibile.

Che bella quella seducente notte
dai riverberi d’argento e luci d’oro,
come narrare delle maree e dei
suoi vascelli sospinti da aliti di sirene,
carichi di speranze e di rare felicità,
aspetterò, anche se esse non
giungeranno mai nel mio porto,
farò dall’inutile attesa un sogno d’amore.

Ora sono pazzo, forse no,
ma chi racconterà con sobria decenza
le peripezie di una incredibile avventura,
chiamata vita amore e morte,
qual poeta saprà con la sua sapienza
raccontare i sussurri e il mormorare
di angosciose solitudine e di pianti
irrefrenabili e di autocommiserazione.

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This entry was posted on mercoledì, ottobre 29th, 2014 at 16:20 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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