AZZURRI LAMPI dalla raccolta “A Sylvia Plath”
Nel sacrificio supremo
hai trovato pace,
e dall’inesplorato
hai sorriso al corpo
– il misero abbandonato.
Forse hai provato
a tornare indietro,
forse…, credo,
ma la strana porta
s’era eclissata ormai.
Giaceva irrigidito
il corpo spento,
scheggia franata
d’una roccia accesa
che s’era aperta la via.
Indugiasti appena
per le vie deserte,
quando le prime luci
tagliano e amano
le voglie delle tenebre.
Forse un attimo,
salutasti il mondo
che mai più vestì
gli azzurri lampi
del tuo amabile sorriso.
17.08.2014 Ciro Sorrentino
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