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Letteratura Poeti Famosi



L’inerme scudiero.

Quanti calpestii
su questa misera anima,
superbie e silenzi arroganti
mi giunsero dai trastulli
di ingenue presenze irritanti,
ed i loro scalpiccii soffusi
si confondevano
con i battiti di un cuore ferito
ed alla deriva,
ma pur sempre palpitante.

Quanto inerme furore
in una inutile difesa ad oltranza,
dai mio padrone colpisci,
il tuo scudiero
lui non ti ha servito bene
poiché non vuol giungere
nel regno dell’ indulgenza,
fa presto non resta
che una lacrima,
ed ella è la mia.

Nell’alzare il capo al cielo
ella scorre silenziosa,
ed esita su una gelida guancia
e poi giace cristallizzata,
come perenne traccia
di lontane sofferenze,
e di nuove speranze,
prima di giungere
nel nuovo mondo senza
cavalieri e senza tempo.

This entry was posted on lunedì, agosto 4th, 2014 at 21:01 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

1 Commenti

  1. Ciro Sorrentino Scrive:

    “…non resta che una lacrima,…” “….cristallizzata, …come perenne traccia di lontane sofferenze, e di nuove speranze, prima di giungere nel nuovo mondo senza cavalieri e senza tempo”.
    Bellissima l’immagine dell’ultima stilla di pianto: tutto può essere tolto all’uomo tranne che la sua essenza.
    Il destino, la morte, il tempo o chiunque voglia dominarci, mai potrà rubarci quell’insieme di emozioni che dà la vita al cuore e la gioia all’anima.
    Confortante e armoniosa la prospettiva di un altrove che delle lacrime farà immensi laghi, su terre immense, terre libere e senza padroni.
    Con affetto,
    Ciro Sorrentino

    ... on July agosto 5th, 2014

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