Mio Dio

 

Mio Dio

 

Che non sia eterno tal fiore

eppur sorride e non dispera,

perché tal gioia appare funesta

se della morte siam parte,

e non si comprende il voler

esser eterni se stanco e il nostro

esistere, dai gioiamo nel non dover

esser  perenni perché tanti e tanti

pensieri non fanno che render rara

virtù e felicità, mio Dio fa che di

voler non abbia a soffrir e che di

gioia senta goduria in tal mondo

sempre scuro e senza anima.

 

Dio, io non son pronto ma col

capo chino debbo e voglio

esser tuo figlio, prodigo e non

quanto Ti amai, ma quanto ti amo,

e quanto ti amerò mio Signore

altro non sono che labile

evanescenza, e Tu e Tu sempre

possa dire che io altro non posso

che amarti mio Signore e grazie,

grazie di non  esser artefice

di una devozione  dissennata

e cosparsa di tanti perché

e di tanti ma…

Tu e sempre Te io amai

 e senza se o perché

son desto e comprendo,

Dio quanto ti amo.

 

This entry was posted on domenica, marzo 16th, 2014 at 20:17 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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