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Letteratura Poeti Famosi



TENUI GERMOGLI

Seguimi, mia Naiàde,

porgimi la mano

e senti la smania,

la furiosa onda

che inonda il silenzio

degli opprimenti autunni.

 

Lasciati condurre

sul verde ciglio,

dove le acque

dei tristi laghi

si agitano, brillando

per l’arrivo di piccole fate.

 

Raggiungimi, mia Naiàde,

nelle calde estati,

sui freschi prati

colmi di rugiada,

dove risuonano i fiori

per salutarti sontuosamente.

 

Siediti sui covoni d’oro

tra sorsi di grano,

e di papaveri

sii diadema,

la rossa gemma

per indulgenti farfalle.

 

Resta con me, Naiàde,

riscalda il cuore

quando il vento

seduce le foglie,

nel gorgo che s’apre

sulla mia terra che attende.

 

Ama il mio albero

esausto e sfiorito,

prendi la foglia

del ramo acceso

dall’onda di sangue

che ancora lo attraversa.

 

In te, Naiàde, riposino

i tenui germogli,

e, in primavera,

sia il tuo canto

un caldo richiamo

per i neri passeri spauriti.

 

11.10.2013 Ciro Sorrentino

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