L’ Universo
Poter dire senza pensare,
descrivere il travaglio
di un cuore
ansioso e titubante,
egli non soffre
perché non ha occhi,
ne orecchie,
ma reclama
amore e abbracci.
Perso nei tortuosi
enigmatici dilemmi della vita
osservo il cielo stellato
in cerca di risposte,
ma altro non vedo che
lucenti costellazioni
ed ognuna è un miracolo
di conoscenza e dubbi,
come posso comprendere da esse
l’arcano disegno del mio destino?
Stringo le mie labbra in una smorfia
di lacerante incertezza,
e con accattivante ossequiosa
riverenza rapisco le stelle del cielo,
racchiudendole
nel forziere del sapere,
ed ad ognuna di essa chiedo
quale ricordo dovrò celebrare
quando la mia vita altri non sarà
che un groviglio di rimembranze
e di vaghi ricordi.
E’ pur vero che l’immenso Universo
nel suo cabalistico scopo
rende più facondo il mio sapere
e rende più chiaro il mio futuro,
ma il mistero della vita
tale è tale resterà.
Ciro Sorrentino Scrive:
Per dire la grandiosa bellezza di questa poesia non sarebbe bastato un commento.
Rimando i lettori all’articolo dedicato nello specifico a quest’opera.
Ciao Raffaele,
Ciro Sorrentino
Ana Valdeger Scrive:
Bellissima!
Non puoi più smettere di scrivere.
Sempre meglio!
Bravo,
Ana Valdeger
Feola Raffaele Scrive:
Io la ringrazio signora e con tutto il cuore, sono sconcertato non so se merito tutto questo ma lasciatemi far una cosa posso?
Spero di si vi mando un bacio con la più assoluta spontaneità. Da voi stò imparando molto….
grazie vostro Lele Feola